A causa dello sciopero aerei 1 ottobre disagi in vista per chi ha in programma di volare: ad incrociare le braccia sarà il personale di diverse compagnie aeree e i disagi previsti coinvolgeranno complessivamente l’intero sistema aeroportuale italiano. Secondo una stima di ItaliaRimborso, sono previsti problemi per oltre 300mila passeggeri italiani che subiranno un disservizio per lo sciopero aerei del 1 ottobre.
Sciopereranno per 24 ore le compagnie Easyjet, Ryanair, Malta Air, Crewlink e Volotea, mentre Vueling ha annunciato uno stop dalle 13.00 alle 17.00. Le fasce garantite, come si legge sul sito ufficiale dell’Enac, saranno dalle 7.00 alle 10.00 e dalle 18.00 alle 21.00.
Per quanto riguarda invece la lista dei voli garantiti, è consultabile al seguente link. Enac comunica che tutti i voli charter da e per le isole italiane sono regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. Alcuni voli per Sardegna (aeroporti di Cagliari e Olbia), Sicilia (aeroporto di Catania) e Lampedusa sono assicurati con unica frequenza giornaliera con esclusione del traffico continentale. Confermata la partenza di tutti i voli schedulati in orari antecedenti all’inizio dell’astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti, ma anche l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre 30 minuti primi dall’inizio dello sciopero stesso. Enac elenca, inoltre, garantisce tutti i collegamenti intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali e fornisce un elenco di voli intercontinentali in partenza nonostante lo sciopero.
Sciopero aerei 1 ottobre: i diritti del passeggero
In concomitanza dello sciopero aerei 1 ottobre, in caso di cancellazione dei voli, i vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal regolamento comunitario 261/2004. Il passeggero che si veda cancellato il volo non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta: questo chiaramente avviene qualora il vettore aereo con il quale originariamente si è acquistato il volo non sia in grado di far salire il passeggero su un altro mezzo. Le somme che il passeggero si trova a spendere a causa dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, le eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
Come fare dunque per ottenere il rimborso in caso di disagi derivanti dallo sciopero aerei 1 ottobre? Occorre rivolgersi il prima possibile alla compagnia aerea, meglio in forma scritta, preferibilmente con posta elettronica certificata. I siti delle compagnie forniscono istruzioni, modalità e formulari pronti per sostituire, cancellare o cambiare un volo, anche via app, ma è importante sottolineare che i termini per effettuare la richiesta, in Italia, sono di 26 mesi. Sempre meglio conservare la prenotazione, le ricevute e il biglietto stesso.