Alla vigilia della sfida tra Inter e Roma, al Corriere dello Sport, è intervenuto l’ex allenatore di entrambe le squadra Claudio Ranieri. L’allenatore ha commentato così la sfida del grande ex Josè Mourinho: “È un galvanizzatore unico, inimitabile. L’Olimpico si riempie per lui, più che per la squadra. La Roma aveva bisogno di Mourinho e probabilmente Mourinho della Roma, di una tifoseria che si è data a lui senza riserve”. Ranieri ha poi parlato del rapporto tra i due: “José ora è un grande amico. Fu molto carino quando il Leicester mi esonerò. Si presentò in conferenza stampa con la tuta che portava le iniziali CR. “Ha scritto la storia più bella di sempre“, disse”.

L’ex Leicester è poi intervenuto sul suo amore per la Roma: “Le radici, il cuore, i sensi. La Roma era la squadra per la quale tifavo da bambino, l’ho frequentata da giocatore e da avversario e l’ho allenata“. Un passato, però, anche all’Inter. “Partimmo bene. Le cose cambiarono: a gennaio Thiago Motta decise di andare al Paris Saint-Germain. Eravamo d’accordo che sarebbe partito a fine stagione, ma lui cambiò idea, fece pressione sul presidente e venne accontento – prosegue – Senza Thiago saltarono gli equilibri in campo, come un orologio nel quale si inceppa un singolo elemento e l’intero meccanismo ne risente”.

Ranieri: “Raspadori ha qualcosa di Müller”

Claudio Ranieri ha parlato nel corso della sua intervista, anche della capolista della Serie A, il Napoli: Credo che possa mettere a frutto l’esperienza negativa dell’ultima stagione quando buttò lo scudetto via in casa con squadre di minore qualità”. Tra gli azzurri spiccano Khvicha Kvaratskhelia e Giacomo Raspadori“Kvara è un giocatore strepitoso. Ha uno strappo sensazionale e una consapevolezza dei propri mezzi tale da consentirgli giocate rischiose ma efficaci. Raspadori? Mi piace da morire. Un attaccante modernissimo, lega il gioco, parte da dietro, entra dentro l’area con i tempi giusti, ha il gol. Ho letto che per la moglie di Paolo Rossi somiglia a Pablito. La capisco. Io li trovo assai diversi. Se mi chiedi di azzardare un paragone, tecnico e tattico, ti dico che, pur se con caratteristiche fisiche differenti, Raspadori ha qualcosa di Thomas Müller”. 

Chiusura dedicata da Ranieri alla sua impresa con il Leicester: “Vi contribuirono tanti fattori. A partire dal presidente che mi consegnò la squadra quando era ancora in ritiro, all’improvviso aveva mandato via l’allenatore. Nelle prime settimane spiegai alla squadra che non bisognava mollare mai, recepirono in fretta il messaggio”.