La morte del campo largo potrebbe aver favorito, alla luce del sistema elettorale attuale, l’ascesa del centrodestra culminata con la stra-vittoria di domenica scorsa. Eppure, Debora Serracchiani non ha dubbi: “Abbiamo provato a fare l’alleanza con Calenda in tutti i modi. Sono stati momenti assurdi perchè firmare un accordo, mettersi a discutere anche dei collegi e vederselo cambiare in 24 ore mi sembra una scelta che con la politica c’entri poco. Il Partito Democratico non deve esistere solo per le alleanze, deve esistere per sè, altrimenti diventi dipendente dalle alleanze. Anche con il M5s – aggiunge la capogruppo del PD – abbiamo provato a stare insieme, abbiamo fatto un governo. Abbiaom una grande responsabilità all’opposizione, dobbiamo cercare di lavorare insieme”.

Intervistata da Metropoli, il podcast del gruppo GEDI, Serracchiani ha anche parlato del percorso congressuale dem: “Se è un congresso vero e puntiamo a rimetterci in gioco, tutti si devono rimettere in gioco, dirigenti compresi. Credo che Letta lo abbia detto: potremmo puntare su una nuova generazione di dirigenti che affronti questo percorso. Credo che ci debba essere anche nel Pd la forza di una leadership femminile, che questa leadership debba apparire all’orizzonte. Guardo con un certo sgomento a tutte queste candidature e credo che occorra fermarsi e capire che dobbiamo fare un passo in più. Non ci sono alibi per nessuno, non ci sono capri espiatori”.