Laura Boldrini, senatrice del Pd, è stata duramente contestata da alcune manifestanti presenti al sit-in organizzato dall’associazione “Non Una di Meno“. L’occasione era la Giornata mondiale dell’aborto libero, sicuro e gratuito, a cui oltre a Boldrini hanno partecipato anche altre esponenti dem come Cecilia D’Elia, Monica Cirinnà, Marta Bonafoni e Debora Serracchiani:

È stata una bella manifestazione a cui hanno partecipato tante donne, tante associazioni e realtà molto diverse, c’era un buon clima – racconta l’ex presidente della Camera – insieme a me c’erano anche altre rappresentanti del Pd, Monica Cirinnà, Cecilia D’Elia, Marta Bonafoni. È passata anche Debora Serracchiani, anche se io non l’ho vista. Abbiamo parlato con tante donne che erano contente di vederci perché è un momento importante per unire le forze e difendere un diritto, quello all’aborto, che rappresenta tante battaglie femministe.

Laura Boldrini

Poi la spiegazione sul finale dell’evento:

Quasi alla fine della manifestazione si sono avvicinate tre ragazze insieme a un gruppetto con i telefonini pronti per riprendere. Non volevano dialogare ma attaccare. Negano l’importanza di unire le forze tra chi è nelle istituzioni e chi è fuori, e questo è un limite enorme, soprattutto quando certi diritti vengono messi in discussione.

Boldrini tenta di mediare sull’aborto ma alla fine è costretta ad andarsene

L’ex presidente della Camera Laura Boldrini vittima suo malgrado di un episodio poco piacevole durante la Giornata Mondiale dell’aborto libero, sicuro e gratuito organizzata a Roma. Un vero e proprio botta e risposta tra la parlamentare democratica e un gruppo di attiviste in cui la Boldrini è stata incalzata sui temi dell’aborto, specialmente sulla pillola anticoncezionale.

Le ragazze rinfacciano a Boldrini l’introduzione della pillola anticoncezionale a pagamento durante il Ministero di Beatrice Lorenzin e mostrano i primi segnali di nervosismo quando la deputata ribatte che il vero problema sia la sua distribuzione:

Ah, non è questo? Lo vada a dire ai giovani, ai precari, a chi vive nei quartieri popolari. A lei delle persone nelle case popolari non gliene frega niente. Io quelle persone invece le difendo. Sui tagli non mi ha risposto, sui consultori chiusi nemmeno. Chi rappresenta, lei? Si vede che non rispetta i valori e i principi che tanto dice di voler proteggere

Estratto della posizione delle contestatrici

A questo punto Boldrini accusa il colpo e prova a rispondere con calma:

Il diritto all’aborto vi è garantito, ci sono donne in parlamento che hanno combattuto per questo. La rottura tra dentro e fuori non funziona, dovremmo essere unite nella lotta per la sua difesa. Siamo l’unico partito che difende questa legge e, a differenza degli altri, io sono qui con voi ma se devi fare questi show allora ve la difenderà Fratelli d’Italia

Estratto della replica di Laura Boldrini

Poi la difesa sulla propria posizione “storica”:

Io non mi devo accreditare con nessuno, sono decenni che faccio battaglie per le donne, sia in parlamento che nei campi profughi di tanti paesi dall’Afghanistan all’Iran al Sudan, alla ex Jugoslavia. Penso che sia un errore scagliarsi contro una persona che è sempre stata in prima linea per difendere i diritti delle donne, in questo caso il diritto all’interruzione di gravidanza, ma anche quelli dei rifugiati, delle persone Lgbtq. Rivendico il diritto di stare in quella piazza, non devo certo chiedere l’autorizzazione a nessuno-

Al termine di questa affermazione l’ex presidente della Camera ha applaudito in maniera sarcastica le sue contestatrici prima di allontanarsi dalla piazza tra fischi e ulteriori insulti.