Vero e proprio blitz nella notte a tre istituti scolastici di Milano: all’ingresso del Liceo Parini, del Liceo Volta e della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale sono infatti comparsi dei manifesti neofascisti successivamente rivendicati dal collettivo Rete Studentesca di estrema destra.

I manifesti celano due messaggi: il primo, visibile davanti ai due licei, mostra edifici scolastici con bandiere arcobaleno avvolti dalle fiamme e la didascalia “Fiamme eterne alle scuole moderne“; il secondo, espresso in via Conservatorio, è invece una provocazione ed è interamente testuale: “Distruggi la deviazione. Inizia la rivoluzione

Manifesti neofascisti al Parini, scene analoghe al Volta e alla Statale

Sorpresa e sgomento per gli studenti di Parini, Volta e Scienze Politiche alla Statale i quali questa mattina hanno osservato dal vivo manifesti neofascisti esposti davanti all’ingresso degli istituti scolastici. La firma, riconosciuta sui social network, è quella del collettivo Rete Studentesca: un movimento giovanile nato nel giugno 2020 di estrema destra anti-sistema per quanto riguarda politica e scuola. Di seguito il messaggio di rivendicazione sullo striscione davanti alla Statale:

Siamo stati informati che alcuni rigurgiti di qualche centro sociale hanno occupato uno spazio vicino all’Università degli Studi di Milano, il tutto ovviamente col benestare di Sala e del potere costituito, per mostrare il loro dissenso contro il voto del 25 settembre. Abbiamo deciso di dare il benvenuto a questi cagnetti da guardia del sistema ricordando che i veri servi son quelli che si inchinano al potere

Per quanto concerne i manifesti del Parini essi hanno una valenza simbolica, in quanto collocati sotto il memoriale di Giambattista Mancuso: ex studente del liceo che partecipò e morì durante le lotte partigiane negli anni ’40. Qui è intervenuto a gamba tesa il Collettivo Rebelde, l’associazione studentesca del liceo, che ha condannato quanto accaduto:

Non è accettabile che uno spazio come la scuola sia tappezzato da messaggi d’odio e discriminazione. Discriminazione di genere, xenofobia, maschilismo e messa al rogo di un valore molto importante: l’antifascismo. Domani, come ogni venerdì, il Collettivo si riunirà in assemblea e deciderà se e come rispondere a questo gesto.

Forti critiche anche dai Sentinelli, una delle più grandi associazioni laiche e antifasciste del capoluogo meneghino.