Sarebbero un totale di quattro, le perdite di gas scoperte dopo le esplosioni delle linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2. La guardia costiera svedese ha fatto la scoperta all’inizio di questa settimana. “Due di queste quattro si trovano nella zona economica esclusiva della Svezia”, ​​ha detto mercoledì alla stampa svedese la portavoce della guardia costiera Jenny Larsson. Le altre due violazioni sono nella zona economica esclusiva danese.

Scoperta quarta fuga di gas su Nord Stream 1

Secondo l’amministrazione marittima svedese, la perdita si trova tra le due identificate in precedenza, sul Nord Stream 1 all’altezza di Simrishamn, anche se in realtà – riportano i quotidiani svedesi – proviene dal Nord Stream 2 che corre parallelo. 
La falla più di minore entità (di circa 200 metri di diametro) non era visibile sui radar “perché troppo piccola”, l’ha identificata la Guardia Costiera, sorvolando la zona.

Sismologo: “Impossibile escludere una terza detonazione”

Secondo quanto riporta il quotidiano Aftonbladet, il sismologo Björn Lund sta indagando se si sia verificata una terza detonazione, in collegamento diretto con una delle due già confermate: il suo sospetto si basa sul fatto che “i movimenti delle onde sismiche alla seconda detonazione – quella all’altezza di Simrishamn alle 19:04 – deviano chiaramente da quelli misurati alla prima, a sud-est di Bornholm”. Secondo l’esperto dell’Università di Uppsala, “Ha forme d’onda leggermente più complicate, e c’è un picco nel secondo pacchetto d’onde, che non può essere stato prodotto nella prima detonazione”.

I leader europei hanno affermato che delle “azioni deliberate” hanno causato danni agli oleodotti. Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha affermato che il sabotaggio non può essere escluso e le sue parole sono state riprese anche dal primo ministro svedese Magdalena Andersson.

Nel frattempo, l’Ucraina è arrivata al punto di dire che le perdite di gas naturale sono state un “attacco terroristico” di Mosca e il Cremlino ha negato con rabbia qualsiasi coinvolgimento nel “sabotaggio”, aggiungendo che era “assurdo”.

La stima dei danni di Greenpace 

Greenpace ha twittato:

Il potenziale impatto climatico della fuoriuscita di metano da Nord stream 1+2 potrebbe essere di 30 milioni di tonnellate di CO2 equivalente in un periodo di 20 anni. Pari alle emissioni annuali di 20 milioni di automobili nell’Ue.