Siamo giunti al 218°esimo giorno della guerra tra Russia e Ucraina che si apre con una possibile svolta ai fini del conflitto. Secondo quanto si apprende al New York Times, infatti, i soldati russi in una intercettazione pare siano stati “sorpresi” a confessare tutto il loro disappunto per le mosse di Putin. Gli stessi soldati hanno lasciato intendere che il destino della guerra è sempre più a sfavore di Mosca e dunque continuarla rappresenterebbe una vera e propria follia.

Allo stesso tempo, dal canto suo Zelensky continua con i suoi messaggi di “avvertimento” al popolo russo, invitandoli ancora a riflettere sul destino del conflitto e a ritirarsi da questa terribile guerra. Infine, tiene ancora banca la questione legata ai referendum su cui anche Erdogan ha ammesso di voler chiarire questo aspetto confrontandosi con lo stesso Putin.

Guerra Russia-Ucraina, 218esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 29 settembre 2022 sulla guerra Russia-Ucraina.

Nyt, l’intercettazione ai soldati russi: “Stiamo perdendo questa guerra”

Come anticipato, la giornata “bellica” si apre con le scottanti intercettazioni che arrivano dal New York Times ed appartengono alle milizie russe impegnate in questa guerra. Nell’articolo si leggono diversi spezzoni di espressioni presumibilmente appartenenti ai soldati di Mosca che sembrano lasciare poco spazio alle interpretazioni:

Ci hanno dato l’ordine di uccidere tutti quelli che vediamo. Putin è pazzo. Vuole prendere Kiev, ma non possiamo farlo. La nostra offensiva si è fermata. Stiamo perdendo questa guerra. Abbiamo perso mezzo reggimento. Quando tornerò a casa lascerò il dannato esercito.

Nel frattempo, sempre dagli USA continuano i rifornimenti militari a Kiev che nella giornata di oggi ha ricevuto 18 lanciarazzi Himars, all’interno di un pacchetto di aiuti economici che ammonta a circa 1,1 miliardi di dollari.

Guerra Russia-Ucraina, le parole di Zelensky e Erdogan

Sul fronte ucraino continuano invece i messaggi di Volodymyr Zelensky verso il popolo russo al quale viene espressamente richiesto di arrendersi in questa folle guerra ormai. Sempre Zelensky, difatti, nel suo messaggio notturno recita:

Per quanto riguarda la situazione al fronte, ci è tutto chiaro. Perciò, lo ripeto ancora una volta, per chi capisce solo il russo: se vuoi vivere, corri. Se vuoi vivere, arrenditi. Se vuoi vivere, combatti per le tue strade e per la tua libertà. Tutto ti è stato comunque tolto.

Poi un passaggio sulle mosse politiche e il dialogo col Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel:

Ho parlato con il presidente del Consiglio europeo. L’ho ringraziato per la condanna unanime da parte dell’Ue dei referendum illegali e per il sostegno incrollabile all’Ucraina.Abbiamo discusso delle misure pratiche dell’Unione europea come risposta, compreso l’aumento delle sanzioni. Durante la telefonata con Michel, abbiamo scambiato opinioni sui progressi dell’Ucraina nell’attuazione delle raccomandazioni necessarie per l’ulteriore passaggio del Paese verso l’adesione all’Ue.

Erdogan vede Putin sui referendum

Nel frattempo, Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si dichiarava sospettoso sull’esito dei referendum dichiarando apertamente di volere un incontro con Putin per parlare della risoluzione della crisi bellica:

Mi aspetto, se tutto andrà bene, di discutere giovedì con il caro Putin la questione della soluzione della crisi ucraina. Non sono pessimista. Tuttavia, sarebbe ingenuo aspettarsi un esito positivo subito. I referendum in quattro città ucraine creano problemi (per un accordo), ma tutto potrebbe essere risolto diplomaticamente. Una situazione simile si è verificata nel 2014 con la Crimea; allora non ottenemmo nulla.