Romelu Lukaku non ci sarà contro la Roma. A dare la notizia è stata la Gazzetta dello Sport nelle ultime ore di questo pomeriggio. Anche nella giornata di oggi, l’ex Chelsea ha svolto un lavoro differenziato nel corso degli allenamenti ad Appiano Gentile. A poche ore dalla sfida, dunque, appare fin troppo difficile una sua presenza anche in panchina per la sfida contro la Roma. La rosea spiega come, in percentuali, ci sarebbe solo il 5% di possibilità di vedere Lukaku in campo contro la squadra di Mourinho: riconducibile solamente alla volontà del calciatore di essere quantomeno in panchina. Impegno importante per la squadra di Simone Inzaghi, vista anche la pesante sconfitta contro l’Udinese nell’ultimo impegno prima della sosta delle Nazionali. Partita che può risultare anche decisiva per il futuro della panchina nerazzurra, la cui dirigenza attende un cambio di passo prima dello stop per il Mondiale.
L’obiettivo comunque dello staff tecnico e sanitario dell’Inter è avere Lukaku in campo per la sfida di Champions League contro il Barcellona il prossimo martedì 4 ottobre. Ad Appiano Gentile c’è tanta prudenza attorno all’impiego del Belga. Nonostante questo, il club vuole evitare una ricaduta, specie per non causare un lungo stop che pregiudicherebbe l’impiego di Lukaku al Mondiale in Qatar nel 2022.
Continua la preparazione dei nerazzurri in vista di #InterRoma ????????
— Inter (@Inter) September 28, 2022
Inter, non solo Lukaku. Skriniar: “Possiamo fare meglio”
Chi invece è pronto a scendere in campo è Milan Skriniar, che nel corso dell’intervista a Dazn ha parlato del momento dei suoi: “Non è che la squadra o il mister dà colpa ai difensori, abbiamo preso le critiche in maniera globale perché è tutta la squadra che difende e lo stesso vale per la fase offensiva. Abbiamo parlato tutti insieme di questa cosa, ma noi sappiamo come difensori che possiamo e dobbiamo fare meglio rispetto a quello che stiamo facendo da inizio campionato”. Il difensore dell’Inter parla poi così del suo allenatore Simone Inzaghi: “È come se fosse uno di noi, parla e scherza con noi, quando c’è da dire una parola forte la dice. È un allenatore equilibrato: si sa divertire con noi ma sa quando deve dire qualcosa e quello che pensa”.