Le elezioni politiche 2022 hanno decretato il centrodestra come coalizione vincente. In attesa di avviare l’iter procedurale per arrivare all’insediamento del nuovo governo, continuano in queste ore i commenti politici rispetto a quanto successo. A partire da Carlo Calenda – leader del Terzo Polo che ha sfiorato l’8% – il quale ha commentato l’attuale situazione ai microfoni di Radio Anch’io:
Governo durerà poco? Sì, ne sono convinto. C’è una tempesta perfetta fatta di tassi interesse in crescita, inflazione, recessione e costi dell’energia strutturalmente alti. Questo governo ha due debolezze, una grandissima conflittualità interna e programmi molto confusi, hanno promesso 180 miliardi di robe. Gestire il governo è un fatto complicato, ci vuole una classe dirigente molto esperta e questa è totalmente inesperta e molto conflittuale. C’è una conflittualità tra Salvini e Meloni gigantesca, un pericolo significativo per l’Italia.
Poi, il numero 1 di azione ha parlato di riforme da realizzare, toccando anche il tema del presidenzialismo, tanto annunciato dai partiti di centrodestra:
Se il governo andrà verso il monocameralismo io sono d’accordo. Sul presidenzialismo no, in un Paese super conflittuale l’unico punto di riferimento è il presidente della Repubblica, se politicizziamo anche quello è un macello. Ma ci sono cose più rapide da fare, come escludere dai pareri energetici le Soprintendenze, le Regioni che si intromettono ogni volta. Questo è più importante e utile, noi ci saremo a discutere.
Elezioni 2022, Bonelli su Calenda: “Se si allea con la destra i suoi elettori non saranno contenti”
Nel frattempo, in mattinata sono arrivate anche le parole del co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, il quale ha lanciato una stoccata nei confronti dello stesso Calenda, nel caso di possibili alleanze con il centrodestra:
Noi non abbiamo mai avuto una pregiudiziale sul nome di una forza politica o di una persona, l’unica pregiudiziale è sui programmi, punto. Certo è che se Calenda dovesse andare, come ha promesso, in Parlamento e fare un’intesa con Salvini e Berlusconi per riportare il nucleare, noi saremo feroci avversari di Calenda, senza se e senza ma. Questo lo diciamo molto chiaramente. Se Calenda pensa di andare nel Parlamento italiano e di fare alleanza con la destra per riportare il nucleare in questo Paese, sappia che a quel punto lui deciderà qual è la sua collocazione e non penso che nemmeno i suoi elettori ed elettrici ne sarebbero contenti. Se invece si tratta di costruire un’alleanza che metta al centro il tema della crisi climatica, della giustizia sociale e fare quello che molti paesi stanno già facendo, investire sulle rinnovabili e sul risparmio energetico, noi siamo pronti a parlare su tempi e modalità. Ma quella è l’unica strada possibile.