Continua il monitoraggio costante dell’uragano Ian che, dopo aver interessato le regioni occidentali di Cuba, punta dritto verso gli Stati Uniti e la Florida.
Coinvolte in totale 3 milioni di persone, vale a dire la popolazione dell’area di Tampa, a cui è stato trasmesso l’ordine di evacuazione. Nella scala a cinque livelli Saffir-Sampson, che misura l’intensità dei fenomeni, Ian ha raggiunto il grado 4: possibili raffiche fino a 200 km/h.
Uragano Ian, Florida non nuova a fenomeni simili
A Cuba l’uragano Ian ha staccato la corrente praticamente sull’intera isola, coinvolgendo soprattutto la regione occidentale di Pinar del Rio, fortunatamente senza causare alcuna vittima. I danni ci sono stati ma sapientemente limitati dalle misure di contenimento messe in campo dal governo di L’Avana e dalla predisposizione dei singoli cittadini.
60mila gli evacuati, molti di loro ospitati in strutture protette pensate per questo genere di emergenze. Chiuse le scuole, preservate cospicue scorte alimentari e stivate riserve ingenti di legno.
Il guaio per gli Stati Uniti è la crescente intensità dovuta al passaggio sopra le correnti calde del Golfo del Messico. Il National Hurricane Center, organo preposto allo studio degli uragani, è piuttosto conciso nel suo messaggio: sono attesi “venti catastrofici” e inondazioni costiere “estremamente pericolose” in Florida. Anche qui è scattato il maxi piano di emergenza per ridurre danni e rischi, mentre la gente ha preso d’assalto i supermercati.
L’incubo uragani continua a tormentare i Caraibi: solo una settimana fa l’uragano Fiona ha attraversato Porto Rico e la Repubblica Dominicana, causando notevoli disagi sulle due isole. Blackout e danni alla circolazione i problemi più comuni, ancora oggi in fase di risoluzione nelle aree montuose interne dei due Paesi.
L’allerta del governatore Ron DeSantis
Un milione e settecentocinquanta mila persone hanno ricevuto l’ordine di evacuazione, ma almeno a due milioni e mezzo è stato suggerito di abbandonare la propria casa per l’arrivo dell’uragano. Il Pentagono ha annunciato che in totale saranno circa quattromila le guardie nazionali allertate in Florida, mentre città e contee hanno distribuito sacchetti di sabbia per difendere le abitazioni dalle inondazioni.