Il referendum russo per l’annessione a Mosca delle zone occupate non cambierà nulla, parola del premier ucraino Zelensky che ha parlato nella notte.

“Qualsiasi azione criminale della Russia non cambierà nulla per l’Ucraina. Riconosciamo la Carta delle Nazioni Unite, riconosciamo i principi di base della convivenza dei popoli e continueremo ad agire per proteggere la vita normale in Ucraina, in Europa e nel mondo”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio al Consiglio di sicurezza dell’Onu in merito ai referendum di annessione alla Russia di quattro regioni ucraine. “Agiremo per proteggere il nostro popolo: sia nella regione di Kherson, nella regione di Zaporizhzhia, nel Donbass, nelle aree attualmente occupate della regione di Kharkiv e in Crimea. Questa farsa nei territori occupati non può nemmeno essere definita un’imitazione di un referendum”, ha aggiunto. “E quanto al fronte, lo dirò brevemente e per ora senza dettagli, stiamo andando avanti e liberando la nostra terra”.

Kiev: sono arrivati al fronte i detenuti chiamati alle armi

È stato dichiarato nel consueto report giornaliero dallo Stato Maggiore ucraino, inoltre sono state annunciate altre novità per quanto riguarda la prima linea dell’esercito di Kiev.

“Nelle forze di occupazione russe è iniziata l’accoglienza del personale chiamato alla mobilitazione parziale. Ad esempio, sono arrivati rinforzi per le unità del primo reggimento di carri armati, seconda divisione di fucili motorizzati del primo esercito di carri armati, che sono schierati in zone di combattimento zona. Non hanno svolto alcun addestramento. Inoltre, i russi stanno continuando le cosiddette misure di ‘automobilitazione’ contemporaneamente alla mobilitazione parziale. Persone condannate per reati penali sono arrivate a rinforzare le unità che stanno già combattendo in Ucraina”

Polonia: se Russia userà atomica la risposta della NATO sarà devastante

Il ministro degli Esteri polacco, Rau Zbigniew ha risposto a un’intervista della NBC su come dovrebbe comportarsi la Nato in caso di utilizzo di armi atomiche da parte della Russia. “La Nato dovrebbe rispondere in modo convenzionale, ma la risposta dovrebbe essere devastante. Questo è il messaggio che l’Alleanza sta inviando alla Russia in questo momento”.

Gli Stati Uniti preparano nuovo invio di armi da 1,1 miliardi all’Ucraina

Gli USA preparano un nuovo pacchetto di armi da inviare a Kiev che secondo Reuters dovrebbe comprendere i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi anti droni radar. Dopo la “farsa” del referendum gli Stati Uniti rispondo con questa nuova spedizione di armi.

L’Onu sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina

Le Nazioni Unite hanno per l’ennesima volta ribadito che riconoscono l’Ucraina nelle sue “frontiere riconosciute”. È ciò che è emerso durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dedicato al referendum di annessione delle regioni di Kiev alla Russia, che si è conclusa ieri. Gli USA hanno chiesto che l’Onu condanni questo referendum con una risoluzione. Così la segretaria generale per gli affari politici dell’Onu, Rosemary DiCarlo. “Lasciatemi ripetere che le Nazioni Unite restano completamente impegnati per la sovranità, l’unità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, all’interno delle sue frontiere internazionalmente riconosciute”.