Si è concluso, dopo diverse ore, il vertice della Lega. Il partito si è riunito a via Bellerio per discutere il risultato delle elezioni che sorride solo in parte: se è vero che il centrodestra governerà il paese, e che il carroccio potrà contare – per via dei meccanismi della legge elettorale – su un centinaio di parlamentari, è vero pure che il partito deve registrare un calo drastico dei consensi. È mancata, addirittura, la doppia cifra.
Com’è andato il vertice della Lega
Salvini è stato il primo a twittare la nascita del futuro governo di centrodestra e nella conferenza stampa del giorno dopo, nonostante i risultati ambivalenti, ha visto il bicchiere mezzo pieno. Questo non è bastato a stoppare le voci sul suo conto e su un possibile ricambio al vertice.
Tuttavia da quello che emerge – non sono state ancora rilasciate dichiarazioni ufficiali dal partito – non dovrebbe essersi tenuto un processo al leader. La Lega, analizzata la tornata, avrebbe solamente organizzato i prossimi appuntamenti e iniziato a parlare del nuovo corso. Un corso con Salvini leader, che rimane al comando. Questo trapela anche se, riporta l’AGI, l’ex Vicepremier ha lasciato la sede del partito senza rilasciare dichiarazioni alla stampa.
Ha parlato invece Fedriga: “Tutto bene – ha dichiarato il governato del Friuli Venezia Giulia – abbiamo discusso dei congressi. È andato tutto bene. Salvini sì o Salvini no? Salvini sì“. Gli fa eco il governatore della Lombardia: “Il Consiglio federale – ha commentato Fontana – è andato benissimo”.