Si concludono oggi dopo cinque giorni di votazioni i referendum nei quattro oblast in Ucraina occupati dalle forze russe: si tratta di Lugansk, Donetsk, Zaporzizhzhia e Kherson. Non c’è ancora una data ufficiale per la proclamazione dei risultati, lo spoglio delle schede è già iniziato e le conclusioni sono facilmente deducibili.

Tramite un comunicato ufficiale, Il Consiglio della Federazione russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca, hanno indicato la data del 4 ottobre come papabile per il voto dell’annessione delle regioni ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, se l’esito dei referendum sarà favorevole. Con il 10% dei seggi scrutinati la percentuale di “sì” sfiora l’unanimità.

Referendum in Ucraina, rimane la condanna delle istituzioni mondiali

Come detto, l’Europa si è già espressa riguardo ai referendum in Ucraina ed è stata inoltre “distratta” da quanto sta accadendo nel Baltico con le fuoriuscite sospette dei gasdotti Nord Stream. Le posizioni dell’Ucraina e dell’Ue sono scolpite nero su bianco:

L’esito del voto organizzato nelle quattro regioni Ucraine dalle forze filorusse non cambierà nulla nella condotta militare dell’esercito di Kiev, nella nostra politica, nella nostra diplomazia e nella nostra condotta sul campo di battaglia

Dmytro Kuleba, ministro Esteri ucraino

Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel loro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell’Ucraina: i referendum fasulli allestiti dalla Russia non hanno alcun valore legittimo e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell’Ucraina

Jens Stoltenberg, segretario generale Nato

Nella giornata odierna Vladimir Putin è tornato a parlare durante una riunione governativa: l’obiettivo dei referendum è al centro dell’attenzione della nostra società e di tutto il Paese. Intanto, per bocca di Dmitri Medvedev, la Russia fa sapere che l’uso del nucleare è pienamente legittimo in caso di aggressione. Si teme una nuova escalation militare dovuta alle conseguenze del voto.

Referendum Donbass, Zelensky: “Risultati preparati con grande anticipo”

Nel frattempo, Zelensky ha commentato i presunti risultati rispetto al referendum andato in scena nelle scorse ore nelle regioni citate in precedenza, parlando chiaramente di “risultati falsi”. Queste le sue parole:

La gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo. Ogni annessione è un crimine. L’annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l’umanità. Credo nella vostra abilità di agire.

Anche l’Onu è intervenuta a gamba tesa attraverso le parole del capo degli Affari Politici dell’Onu, Rosemary Di Carlo, alla riunione del Consiglio di Sicurezza:

I referendum russi si sono svolti durante un conflitto armato attivo, in aree sotto il controllo di Mosca, al di fuori del quadro giuridico e costituzionale dell’Ucraina. Non possono essere definiti un’espressione genuina della volontà popolare. Azioni unilaterali volte a conferire una patina di legittimità al tentativo di acquisizione con la forza da parte di uno Stato del territorio di un altro Stato non possono essere considerate legali ai sensi del diritto internazionale.

Un altro capitolo nell’annosa invasione russa nel territorio ucraino.