Sale la tensione diplomatica internazionale dopo le misteriose fughe sottomarine di gas all’altezza dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che collegano Russia ed Europa. Le autorità danesi e svedesi, che vigilano sull’area limitrofa all’isola di Bornholm (teatro delle esplosioni), hanno convocato una riunione d’urgenza.

In rete cominciano a circolare le prime immagini che mostrano cerchi bianchi del diametro di 1 km tappezzare il Mar Baltico. La Nato ha pubblicato una nota in cui fa sapere di essere in contatto con Finlandia e Svezia per accertare le possibili cause.

Nord Stream, Europa ormai abituata a problemi e malfunzionamenti

Mentre la Russia è impegnata a celebrare gli ottimi risultati dei referendum nei territori occupati in Ucraina, l’Europa è alle prese con le forti esplosioni sottomarine di gas presso i condotti Nord Stream. Durissime le reazioni di Danimarca e Ucraina

Non è consueto vedere tre fughe di gas a breve distanza l’una dall’altra. Di conseguenza è difficile immaginare che siano fatti accidentali. Al momento è impossibile escludere l’ipotesi sabotaggio

Mette Frederiksen, primo ministro danese

La fuga di gas non è altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell’Ue. La Russia vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e provocare il panico pre-inverno

Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky

L’ente sismografico svedese ha registrato almeno quattro esplosioni sottomarine sospette, di cui due di grande intensità paragonabile a un terremoto di 2.3 gradi nella scala Richter.

Da Bruxelles un freno alle speculazioni

Successivamente arrivano i comunicati di Stati Uniti e Commissione Ue:

Siamo pronti a sostenere l’Europa in considerazione delle recenti esplosioni riscontrate nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che collegano Russia all’Europa

Karine Jean-Pierre, portavoce Casa Bianca

Al momento nessuna delle fughe ha messo a repentaglio la sicurezza degli approvvigionamenti dal momento in considerazione delle forniture ormai azzerate. La principale preoccupazione riguarda la fuga di metano, un gas con effetti importanti sul cambiamento climatico e l’inquinamento dell’aria

Tim McPhie, portavoce della Commissione europea

Forti gli impatti sul prezzo del gas: alla borsa di Amsterdam, l’indice Ttf apre a 176 euro/MWh prima di sfondare a fine seduta i 210 euro/MWh.