Boy George contro Giorgia Meloni. Nella giornata del 25 settembre scorso infatti, l’ex membro dei Culture Club ha twittato parole al veleno contro la leader di Fratelli D’Italia reduce dalla vittoria alle urne elettorali. Ecco il tweet dell’artista: “Hey @GiorgiaMeloni my straight father was violent but you would support that and maybe hitting children in the name of the traditional family unit but two gay men or women bringing up a child with unwavering love is wrong?- “Mio padre etero era violento, ma tu lo sosterresti e forse approveresti l’idea di picchiare i bambini in nome del nucleo familiare tradizionale, ma due uomini o donne che allevano un bambino con amore incrollabile è sbagliato?”
Il Tweet del cantante è stato rimosso poco dopo ma a molti non è sfuggito: subito dopo infatti sono arrivati i primi commenti, molti di persone di nazionalità italiana; alcuni hanno risposto alle parole dell’artista sostenendo la sua posizione ma molti altri si sono scagliati contro George ricordando che proprio il padre della leader di Fratelli D’Italia avrebbe abbandonato Giorgia e la sorella quando entrambe erano molto piccole e di informarsi bene su chi sia realmente la Meloni prima di trarre conclusioni affrettate, magari ascoltando proprio le sue parole durante i vari comizi.
La replica del cantante
Non si è fatta attendere la replica dell’artista che prontamente ha risposto a chi gli si è scagliato contro in difesa di Giorgia Meloni, commentando: “Meloni è contro i diritti e la libertà dei gay. Capisco il vecchio concetto noioso di politica dura, ma abbiamo visto abbastanza attraverso la storia per capire cosa fa all’umanità. Un leader veramente grande non detta cose che le persone non possono capire”. I commenti sono stati centinaia e tra i tanti c’è anche chi ha ricordato che è stata scelta tramite un voto democratico poiché l’Italia è “una grande democrazia” e che quindi il voto è stato meritato… Il cantante dei Culture Club, prima di rimuovere poi il tweet ha concluso la polemica citando anche Benito Mussolini: “La storia modellata da Mussolini ha bisogno di lezioni.” Questo è stato l’ultimo commento prima della rimozione definitiva del post.
Chi è Boy George
George Alan O’Dowd all’anagrafe nasce a Londra nel 1961 ma è di origini irlandesi. Sin da bambino ha avuto un infanzia molto difficile a causa del padre, molto violento, come lui stesso ha ricordato nel recente tweet che lo ha anche picchiato a causa della sua sessualità. Nonostante il suo passato famigliare molto travagliato, il cantante e autore, che di certo non ha mai difettato in coraggio e sincerità, è stato uno dei primi artisti a dichiarare e a mostrare apertamente la propria omosessualità. Negli anni ’80 questo tipo di comportamento era tutt’altro che scontato e lui non si preoccupò mai più di tanto di ciò che il resto del mondo potesse pensare e delle possibili conseguenze. Oltre al talento indiscutibile, alla bellezza della sua voce profonda e suadente, di lui restano indimenticabili i lunghi capelli rossi e l’effeminatezza sfrontata che ha sempre sfoggiato anche nei video musicali dei Culture Club, gruppo grazie al quale fu conosciuto in tutto il mondo grazie al successo di pezzi indimenticabili come Do you really want to hurt me? o Karma Chameleon.