All’interno del Partito Democratico, dopo le parole di Enrico Letta, è già partito un congresso silente. In attesa di quello vero. A stoppare il totonomi è uno dei profili indicati nel novero dei possibili successori: Stefano Bonaccini. Riporta l’AGI: “Non è il momento dei nomi su chi sarà segretario del Pd dopo Enrico Letta. Questa deve essere una grande occasione di rigenerazione per noi, sia sui contenuti, sia sul modo di stare come forza politica e popolare nel Paese. Ognuno di noi farà la sua parte, ma prima dei nomi e dei cognomi occorre discutere sui contenuti e dopo sulle alleanze”.

Poi incalza: Non partite con il tema di chi si candida. Io non faccio nulla in questo momento. A me interessa solo di avere l’occasione di questo congresso e ringrazio Letta per come si è voluto mettere a disposizione per condurlo in maniera ordinata nelle prossime settimane. Non è oggi  – ha ribadito – il momento di partire con una discussione che troppo spesso ha visto il Pd partire dai nomi e dai cognomi e non dai contenuti e dal bisogno che hanno l’Italia e il Pd di rigenerarsi”.