La reazione degli azzurrini dopo la sconfitta di Pescara contro l’Inghilterra di 4 giorni fa c’è stata: a un paio d’ora di distanza, a Castel di Sangro gioca una buona partita contro il Giappone anche se alla fine è solo un pareggio per 1-1 a decretarne il risultato. Contro la formazione nipponica, buone sensazione, si poteva fare qualcosa di più, soprattutto dopo il vantaggio che, per gli Azzurrini, arriva nel corso del primo tempo.

Under 21, Italia – Giappone: la sintesi

I primi 15 minuti nulla da registrare, un minuto dopo è Hosoya che prova dalla lunghissima distanza e per poco non sorprende Caprile. Dopo un tentativo in area di Udogie al 18 minuto, i padroni di casa sbloccano la sfida al 38′: Handa non allontana la sfera in area, Esposito la recupera grazie ad un rimpallo e favorisce Colombo, che con uno splendido sinistro al volo batte Sasaki. Ad inizio ripresa, Nicolato effettua due sosituzioni: toglie Udogie e Bellanova, inserendo Parisi e Cambiaso, mentre l’allenatore nipponico Oiwa si gioca le carte Sato e Fujio. Una mossa che paga: dopo una rete annullata ad Esposito per fuorigioco, al 55′ arriva l’1-1. Kato conclude di sinistro in area, il tiro è fuori misura ma diventa un assist per Fujio che, di testa, insacca da pochi passi. Al 77esimo Colombo vicino al bis di testa, para Sasaki. Al minuto 81, bello schema su calcio di punizione dell’Italia, la palla arriva a Cambiaghi che conclude ma in maniera debole.L’1-1 finale resiste ai tentativi degli azzurrini: l’Under 21 di Nicolato chiude con due amichevoli senza vittorie, ma prosegue il suo percorso di crescita e di avvicinamento agli Europei.

Le parole a fine gara del ct dell’Italia Under 21, Nicolato:

“Abbiamo fatto un buon primo tempo poi, anche fisicamente, siamo calati. Dietro, in difesa, avevamo dei ragazzi che non giocano praticamente mai… Loro sono una buona squadra, una squadra che ha fatto cose importanti in Coppa d’Asia. Era la seconda partita e nella prima avevamo speso molte energie. Attacco poco prolifico? Per correttezza va detto che noi, nelle prime dieci partite di qualificazione, abbiamo fatto diciannove gol, la media era di più di due a partita. Vero è che ne avremmo potuti fare molti altri ed è vero che è un aspetto che dobbiamo sicuramente migliorare. Di questo gruppo in generale mi piace lo spirito di squadra. Finché stanno bene fisicamente, giocano a calcio. Dobbiamo correggere qualcosa nelle situazioni di ripartenza, che ci danno un po’ fastidio”.

Sull’intensità di queste due amichevoli:

 “Ribadisco, queste sono partite che ci sono piaciute molto. Nel senso, che sono partite di cui avevamo bisogno perché abbiamo bisogno di confrontarci con squadre e giocatori di alto livello. Ci dobbiamo aspettare queste difficoltà all’Europeo. L’importante è che le viviamo adesso per poi essere pronti a giugno”

Under 21 Italia – Giappone: il Tabellino

Reti: 39′ Colombo (I), 55′ Fusho (G)

Italia U21 (3-5-2): Caprile; Pirola, Scalvini (dal 63′ Canestrelli), Viti (dall’89 Ruggeri); Bellanova (dal 46′ Cambiaso); Fagioli, Vignato (dal 63′ Bove), Rovella (dall’81 Ranocchia), Udogie (dal 46′ Parisi); Esposito (dal 63′ Cambiaghi), Colombo (dall’81’ Moro). Ct. Nicolato

Giappone U21 (4-4-2): Sasaki; Handa, Nishio, Kato; Suzuki, Honda (dal 46′ Honda), Fujita, Tanaka; Yamada, Saito (dal 46′ Fusho), Hosoya (dall’83 Kimura). Ct: Oiwa.. Ct. Oiwa

La titolarità di Udogie

In questa seconda amichevole debutta da titolare Udogie. Iyenoma Destiny Udogie nasce a Verona il 28 novembre 2002 da genitori nigeriani e la prima parte della sua carriera è legata indissolubilmente all’Hellas. Il terzino comincia la trafila nel club gialloblù quando è ancora giovanissimo, partendo dai Pulcini e arrivando ad esordire in prima squadra.

Mancino naturale, può essere utilizzato come terzino sinistro in una difesa a tre o, come gli è accaduto sia nell’Hellas Verona che nell’Udinese, da quinto di centrocampo, in modo da poter sfruttare il suo atletismo soprattutto in fase offensiva,

Su di lui però va l’Udinese. Le 37 presenze nella stagione 2021/2022, condite da ben 5 gol e 3 sono state fondamentali affinché il valore di mercato del terzino classe 2002 schizzasse verso i 20 milioni di euro e soprattutto che cominciassero a bussare alla porta dei Pozzo i grandi club.

La corte sferrata della Juventus nulla ha potuto di fronte ai 25 milioni di euro che il club londinese del Tottenham ha cacciato per acquistarlo. Il calciatore comunque è rimasto a giocare in Italia ancora nelle fila dell’Udinese a titolo di prestito.