C’è grande delusione in casa +Europa il giorno dopo le elezioni. Il dato finale dice 2,83%, dunque un margine risicato che esclude il partito dalla soglia di sbarramento del 3%. A seguito dello scarto minimo il partito di Emma Bonino chiederà il riconteggio delle schede.
Elezioni, Della Vedova (+Europa): “Faremo opposizione senza sconti”
Conferenza stampa dal clima amareggiato in casa +Europa, rimasta esclusa dal Parlamento per non aver superato il 3%. Benedetto Della Vedova, segretario del partito, ha parlato di “opposizione” e ha lanciato un’accusa velata a Carlo Calenda. Presenti anche Riccardo Maggi (presidente +Europa) e Fabrizio Ferrandelli (presidente Assemblea):
Il risultato delle elezioni è chiaro, la maggioranza è inequivoca a favore della destra. Per quanto ci riguarda non abbiamo dubbi, sarà un’opposizione netta, rigorosa. Riconosciamo pienamente la vittoria dei nostri avversari, non ci aspettiamo niente di diverso rispetto a quanto hanno propagandato con l’Europa in questi anni. Non ci aspettiamo nulla di positivo sul lungo periodo, non faremo sconti.
La nostra campagna elettorale si é subito complicata dopo la spaccatura con Azione, con cui avevamo un Patto siglato insieme al Pd di Enrico Letta: l’idea di fondo è che per combattere la destra serviva un’alleanza tra liberali e socialdemocratici. Noi siamo stati fedeli agli impegni presi, la decisione di Calenda rimane ancora oggi incomprensibile, siamo ripartiti da zero grazie al carisma dei militanti. Purtroppo un margine minimo ci preclude l’accesso al Parlamento: Azione e Italia Viva hanno ostacolato Emma Bonino candidandosi nello stesso seggio in cui lei era candidata
Benedetto Della Vedova (segretario +Europa)
Per noi è inquietante quanto avvenuto qualche giorno fa al Parlamento Ue, dove Lega e Fdi hanno detto che non ci sono prove oggettive che sia stato violato lo stato di diritto. Nella prossima legislatura vigileremo proprio su questo, sulle libertà individuali, perché noi non dimentichiamo le posizioni di Meloni in passato, nonostante l’opera di maquillage di queste settimane
Calenda ha regalato il seggio di Roma alle destre in maniera consapevole per un puro atto di egoismo. Chi si vuole presentare come espressione di una politica seria di governo dovrebbe spiegare i motivi di un gesto simile in virtù di un sistema elettorale ben noto. Il nostro risultato elettorale è migliore rispetto a ciò che dicevano i sondaggi, però questo ci ha penalizzato fortemente perché ci ha bollato come senza speranza. Chiederemo il riconteggio dei voti
Riccardo Maggi (presidente +Europa)