Su Tik Tok arriva il tasto “non mi piace”. I primi segnali di un possibile cambiamento in tal senso erano stati ipotizzati già nel 2020, quando in qualche Beta del social era stata registrata la presenza di un pulsante per “nascondere” i contenuti ritenuti offensivi, spingendoli verso il basso. Adesso però è ufficiale: il tasto è stato lanciato dalla piattaforma a livello globale e probabilmente comparirà nell’app già dalle prossime ore attraverso un aggiornamento. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è quello di migliorare le interazioni sotto ai video.

Abbiamo creato un nuovo modo per ascoltare il feedback direttamente dalla nostra community. Ciò ci consente di identificare meglio i commenti irrilevanti o inappropriati, per promuovere interazioni autentiche,

hanno commentato dai vertici. Il pulsante funzionerà quindi solo sotto ai commenti: basterà premere il tasto “non mi piace” indicando il commento in questione per vederlo scorrere verso il basso, senza che arrivino notifiche a colui che ha creato il contenuto. Il meccanismo è lo stesso usato da Reddit – che nei suoi microforum tende a dare visibilità solo ai contenuti ritenuti utili dalla sua community -, e servirà ai moderatori per capire se un commento sta rispettando o meno le linee guida dell’app, identificando più facilmente i casi di incitamento all’odio, spam e trolling.

Non solo Tik Tok: il pulsante del dislike sugli altri social

Ma non è una novità sui social. Da anni il pulsante del dislike è presente, ad esempio, su Youtube, dove gli utenti hanno la possibilità di mettere “mi piace” e “non mi piace” ai video; a differenza di quanto accadeva prima, il conteggio dei dislike ricevuti non è più pubblico, ma visibile ai soli content creators. Per quanto riguarda i commenti, invece, una funzione simile a quella introdotta da Tik Tok è già presente su Twitter, dove si può mettere “non mi piace” ai commenti semplicemente cliccando sulla freccia orientata verso il basso, facendoli scendere nelle conversazioni e dando visibilità agli altri tweet. Anche in questo caso il numero dei dislike è nascosto agli utenti, mentre è pubblico su Reddit. Sono tante, quindi, le piattaforme digitali che nel tempo hanno introdotto questa funzionalità, nell’ottica di permettere ai propri utenti di esprimere il loro eventuale dissenso rispetto a contenuti o commenti di altri iscritti ritenuti offensivi. Ma è davvero così utile?

Il tasto “non mi piace” e il caso Youtube

Proprio di qualche giorno fa era uno studio pubblicato dalla Fondazione Mozilla sull’efficacia degli strumenti di feedback messi a disposizione da Youtube. La ricerca -che ha coinvolto 20mila utenti della piattaforma ed ha analizzato oltre 500 milioni di video – ha messo in luce la scarsa utilità della funzione “dislike” per i fruitori di contenuti, dimostrando come, in molti casi, i video per cui gli utenti avevano premuto il tasto “non mi piace” venissero comunque proposti. Il pollice in giù non aiuterebbe dunque a pulire il feed dai contenuti non graditi: gli utenti coinvolti nell’indagine hanno infatti provato a personalizzare il più possibile le tipologie di video proposte dalla piattaforma, selezionando le varie opzioni di gradimento, ma ciò non sembra aver avuto una reale influenza sui video consigliati loro sull’home page. In particolare, con il tasto “non mi piace” è stato bloccato solo il 12% dei video, mentre con l’opzione “non mi interessa” la percentuale è scesa addirittura all’11%. Risultati migliori sono stati ottenuti invece con l’uso delle funzioni “non consigliare il canale” e “rimuovi dalla cronologia delle visualizzazioni”, con rispettivamente il 43% e il 29% dei video inopportuni bloccati. La replica di Youtube non si era fatta attendere. La portavoce della piattaforma di video di Google, Elena Hernandez aveva infatti dichiarato al sito Android Central: “Accogliamo con favore la ricerca accademica sulla nostra piattaforma, motivo per cui abbiamo recentemente ampliato l’accesso all’API dei dati attraverso il nostro programma per ricercatori di YouTube. È importante sottolineare che i nostri controlli non filtrano interi argomenti o punti di vista, in quanto ciò potrebbe avere effetti negativi per gli spettatori, come la creazione di echo chambers”. Vediamo se la funzione sarà ora ritenuta più utile su Tik Tok.