Le Elezioni Politiche 2022 hanno decretato nel Centro Destra il trionfo di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, mentre il flop è arrivato dalla LEGA con Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio in conferenza stampa aveva provato a rivendicare la netta vittoria della coalizione spiegando come il partito di Via Bellario abbia ottenuto 100 parlamentari e che si giochi con il PD la seconda piazza da questo punto di vista, ma i numeri sono impietosi: la LEGA ha perso la metà dei voti rispetto al 2018.
La sconfitta della LEGA per Matteo Salvini è da ricercarsi nella decisione, appoggiata dal lato moderato del partito, di stare nel governo Draghi: “La Meloni ha guadagnato perché è sempre rimasta coerentemente all’opposizione, io in un momento delicato per l’Italia ho messo il bene del Paese davanti a quello del partito”, facendo intendere che dunque la colpa sia stata di Luca Zaia e dei politici governatori del nord che non volevano staccare la spina al governo voluto da Mattarella.
LEGA Salvini – Zaia, il governatore chiede di analizzare la sconfitta
A sorpresa però è proprio il moderato Luca Zaia a chiedere che venga fatta chiarezza sul risultato ottenuto dalla LEGA e lo fa mettendo in discussione la guida di Matteo Salvini: “Il voto degli elettori va rispettato, perchè, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. E’ innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni. E’ un momento delicato per la Lega – aggiunge – ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”.
LEGA Salvini – Zaia, Ceccardi difende il segretario
Parole che hanno provocato lo stupore di tanti alla LEGA che hanno difeso l’operato di Salvini accusando proprio Zaia: “Erano loro a voler stare nel governo, ora si lamentano?“, le parole di Susanna Ceccardi che continua “L’appoggio al governo Draghi ci ha annientati. All’interno del partito coloro che hanno messo in discussione il nostro segretario e lo hanno indirizzato verso l’appoggio al governo perché ‘ce lo chiedeva il Nord produttivo’ dovrebbero fare una profonda riflessione. Il Nord produttivo ha votato chi stava all’opposizione, bocciando completamente l’agenda Draghi“.
LEGA domani consiglio federale, attese novità
Si parla di un grande movimento a Via Bellerio sede della LEGA, dove domani ci sarà il consiglio federale che potrebbe vedere una resa dei conti tra Salvini e Zaia. In molti pensano che il governatore del Veneto, che gode di eccezionale popolarità nella regione che amministra, non si sia speso nella campagna elettorale proprio nella speranza di una vittoria di coalizione con crollo del suo partito per chiedere la testa di Matteo Salvini. Si tratta di ipotesi, che potrebbero avere le prime risposte domani alle ore 15.