“È la generazione Tolkien che entra a Palazzo Chigi. È la rivincita di Coccia di Morto su Capalbio. È la ex babysitter che ce l’ha fatta, alla faccia di tutte le signorine della Roma bene. Giorgia trionfa non perché di destra o perché è capo di una comunità politica, ma perché è diventata terminale di un’aspettativa collettiva. Nei suoi confronti è maturata un’attesa da parte di tutti gli italiani estranei ai sistemi di potere, che in lei in un certo senso si sono immedesimati”. Queste sono le parole di Pietrangelo Buttafuoco, consigliere e amico personale di Giorgia Meloni. 

L’infanzia difficile di Giorgia Meloni

 Pietrangelo Buttafuoco ha parlato dell’infanzia della leader di Fratelli d’Italia:

La sua è la storia di una ragazza che ha vissuto fin dall’adolescenza l’esperienza del riscatto da un’infanzia assai difficile. E quel riscatto è passato dalla politica della militanza, dal basso. Con il grande svantaggio di stare dalla parte del torto. Nella politica ha cercato un senso, facendola con entusiasmo, con la dialettica e mai attraverso lo scontro con gli avversari. Nella Roma patria delle signorine di buona famiglia, dei licei del centro, lei l’ha spuntata provenendo dagli antipodi.

Buttafuoco: “L’errore della sinistra? Averla ridicolizzata”

Secondo il consigliere di Giorgia Meloni l’errore di fondo della sinistra è stato quello di averla ridicolizzata:

L’errore di fondo che ha commesso la sinistra, e una certa intellighenzia, è quello di averla ridicolizzata: non potendola criminalizzare, come avvenuto con Berlusconi o Salvini, hanno tentato di farne una caricatura. Più che un errore, si è rivelato un suicidio politico: ha spinto un italiano su quattro a immedesimarsi in questa donna che la sinistra e il suo mondo hanno spinto in un angolo. Più lo hanno fatto, più i consensi di FdI sono cresciuti.

Per quanto riguarda il futuro da leader, secondo Buttafuoco la futura premier correrà il rischio – preventivato – di ritrovarsi da sola:

Giorgia è consapevole del fatto che potrà ritrovarsi sola. Ma è altrettanto certa che la spunterà, come ha fatto da ragazza dopo la sua infanzia difficile. L’unica cosa che conta è che una giovane signora a capo della destra sia riuscita in quello che la sinistra non ha mai saputo fare: farsi guidare da una donna.

“Giorgia Meloni non è l’erede del Msi”

Buttafuoco ha poi affermato:

Lei non è erede del Msi. L’abbandono della casa del “padre” era avvenuto già a Fiuggi. Giorgia non viene dal Fronte ma da “Azione giovani”. Dio, patria e famiglia è l’ideale mazziniano, prima ancora che mussoliniano. La sua è la generazione Tolkien, non l’Italia post o neofascista che rispunta dalle ‘fogne’.

In merito alla polemica della “Fiamma” ha chiarito:

Quella Fiamma è la stessa che Dino Ferrari volle nella bara e nella quale si è riconosciuto Paolo Borsellino, è la Fiamma di Walter Chiari. Riaccendere oggi l’istinto fratricida non fa che spingerci nell’eterna guerra civile.

Infine, un passaggio sulla cultura generale di Giorgia Meloni e sul suo approccio metodico che il suo amico definisce da vera e propria “secchiona”:

Studia tanto. È una secchiona. Che prepara ogni intervento, ogni provvedimento da adottare, prima di qualsiasi decisione importante da prendere. È una donna curiosissima. Ha una infinità di quaderni in cui annota tutto, scrive scalette, traccia schemi. Infine conserva e archivia. Che poi è un’antica regola del teatro. Non esiste l’improvvisazione. Il copione è sempre ben collaudato.