Il Movimento 5 stelle al 15% festeggia il suo risultato elettorale, ma il figlio del fondatore, Davide Casaleggio, ancora presidente dell’Associazione Rousseau, dichiara: “A vedere i manifesti della campagna elettorale mi sembra sia diventato più che altro un classico partito personale e che, come tanti altri, propone i temi sulla base del possibile consenso che potrebbe ottenerne in un certo momento”.
Chi è Davide Casaleggio
A capo della Casaleggio Associati, amante di scacchi, laureato in Economia e con un ruolo centrale all’interno del M5s, pur non avendo incarichi politici. Davide Casaleggio è il presidente della società di cui ha preso la leadership dopo la morte del padre Gianroberto. Ma è anche fondatore e presidente dell’Associazione Rousseau, la piattaforma di democrazia diretta del Movimento 5 Stelle.
Casaleggio: “Nessuna forza politica ha avuto la mia fiducia”
Davide Casaleggio ha dichiarato:
Il vincolo dei due mandati era un impegno preso con i cittadini e per me è sempre stato scontato il fatto che dovesse essere rispettato. Piuttosto mi dispiace che sia stato oscurato il sito del Movimento che consentiva a tutti i cittadini di poter verificare il rispetto di tutti gli altri impegni presi da parte degli eletti, i cosiddetti ‘portavoce’, come la restituzione di parte dello stipendio e del tfr. Mi auguro che individualmente lo rendano pubblico prima di lasciare il palazzo.
Casaleggio non ha votato, perché – dice – è una democrazia di carta. E spiega:
Nessuna forza politica ha avuto la mia fiducia. Nel ventunesimo secolo la sovranità dei cittadini non può ridursi alla sola possibilità ogni 5 anni di dare, attraverso il voto, una delega praticamente in bianco a un partito, ma deve garantire strumenti di controllo e di partecipazione nelle mani dei cittadini prima e dopo il voto. Faccio due esempi su tutti: nel 2013 e nel 2018 con il M5S gli iscritti decisero il programma elettorale e quali parlamentari mettere in lista, oggi nessuna forza politica lo ha consentito e tutte hanno imposto listini bloccati e multicandidature dall’alto.