Carta del docente: il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per ottenere il bonus 500 euro ancora non funziona.

Il Ministero parla di un leggero ritardo, dal momento che di solito, nel corso degli anni precedenti le normalità funzionalità del servizio erano già pronte intorno al 21 settembre.

Ciò nonostante, la piattaforma della carta del docente non ha ancora ripreso a funzionare e tutti aspettavano una comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione, che finalmente è arrivata ma che però non toglie i problemi e la preoccupazione che ancora è presente in molti insegnanti italiani.

Carta del docente non funziona: ecco la nota informativa dell’Anief

Pochi giorni fa la preoccupazione era ancora maggiore, dal momento che non era ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal momento che in pochi parlavano di questa problematica.

Ad esempio, noi di Tag24 abbiamo trattato proprio qualche giorno fa di questo mancato funzionamento del sito relativo al bonus docenti di 500 euro all’interno di questo articolo di approfondimento.

Il mal funzionamento della piattaforma riguarda tutte le funzionalità relative alla carta del docente a 360 gradi, dal momento che, oltre a non avere ancora l’importo dell’anno scolastico appena iniziato, non si ha neanche la possibilità di poter spendere il credito residuo relativo all’anno scolastico precedente.

Alla richiesta di spiegazioni riguardo questo mancato funzionamento del sito da parte del portale Dday.it al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, quest’ultimo ha risposto affermando che “Il sito non funziona”.

Questa risposta aveva fatto preoccupare decisamente di più gli insegnanti che, a quel punto, si sono chiesti se le Istituzioni fossero o meno a conoscenza di questa problematica.

Ma a rassicurarli ci ha pensato l’Anief, ovvero l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, la quale ha pubblicato una nota informativa che riporta quanto segue:

“Tutti coloro che hanno tentato in queste settimane di utilizzare il bonus annuale da 500 euro, gli eventuali residui dell’anno scolastico passato e l’intera quota di quello attuale, continuano a non avere possibilità di accesso.

Dal Ministero dell’Istruzione sostengono che si tratta solo di un leggero ritardo rispetto a quanto accaduto negli anni passati, sempre in corrispondenza dell’avvio delle lezioni, quando per motivi di aggiornamento del sistema la piattaforma è sempre risultata non utilizzabile.

Pertanto, si tratterebbe di attendere solo qualche giorno, anche perché con l’ultima Legge di Bilancio sono state stanziati i finanziamenti che garantiscono la somministrazione dei 500 euro ancora per alcuni anni”.

Bonus docenti non funziona: la nota del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri

Il Ministero dell’Istruzione faccia chiarezza sul motivo per cui i quasi 700.000 docenti italiani non hanno avuto ancora la possibilità di utilizzare il Portale dedicato e gestito dalla Sogei, per acquistare materiale didattico con il bonus di 500 euro accreditato tramite Spid; è una situazione che sta mettendo in allarme il mondo della scuola, considerando anche la difficile congiuntura economica.

Tra l’altro risulta essere penalizzata una categoria professionale che ricopre un ruolo fondamentale per la crescita e la formazione della comunità ma che vive la puntuale distrazione del Governo. Ora è necessario fare chiarezza.

Anche perché già nel 2016 l’Antitrust aveva acceso il semaforo rosso su Amazon, per presunte pratiche commerciali scorrette rispetto alla Carta del docente, senza sanzioni pecuniarie, accettando gli impegni del colosso americano di sanare punti critici.

Amazon infatti non sarebbe stata chiara nello specificare che con la carta del docente fosse possibile acquistare soltanto prodotti venduti direttamente dal gigante dell’e-commerce e non quelli offerti attraverso la piattaforma da soggetti terzi.

C’era inoltre anche il tema legato al valore dei voucher a pezzatura fissa per un minimo di 50 euro che imponeva all’utente di fruire di eventuali somme rimanenti solo presso Amazon e non da altri rivenditori.

La vicenda, nel 2017, si concluse con la richiesta avanzata dall’Antitrust ad Amazon di impegnarsi a mettersi in regola mettendo a punto diverse soluzioni nei propri sistemi gestionali.

Cosa è accaduto oggi? In che cosa consistono i problemi informatici che ancora bloccano la partenza del bonus anche presso tutti gli altri operatori? C’è un legame con quella vicenda? Come mai, a scuole iniziate, i docenti italiani non possono fruire del beneficio di cui hanno diritto?”.