Allegri è finito sulla graticola: le opache prestazioni della Juventus, unite alla mancanza di risultati, hanno diviso i tifosi bianconeri, che vorrebbero l’esonero dell’allenatore toscano. L’Allegri 2.0, infatti, non sta portando i risultati sperati. In questo avvio di stagione, l’allenatore bianconero sembra un corpo estraneo, avendo perso la fiducia di tifoseria e – come sembra anche della – squadra. Per il momento, la società non sembra intenzionata a cambiare guida tecnica – anche a causa dell’esosa spesa che comporterebbe l’esonero. Dopo la pesante sconfitta contro il Monza e la qualificazione agli ottavi di Uefa Champions League compromessa, la Juventus dovrà presto invertire la rotta per evitare di incappare in una stagione disastrosa.
“Allegri deve essere leader e riconquistare la squadra”
Il futuro di Massimiliano Allegri è aggrappato ai risultati. Il quotidiano torinese Tuttosport ha intervista Sandro Corapi, un mental coach per capire come la Juventus possa risolvere i problemi. “Consiglierei un lavoro individuale sulle teste dei giocatori. Ogni calciatore, come ogni persona, ha delle convinzioni che vanno a incidere sulle prestazioni. Quando le convinzioni si discostano dalla realtà portano a dei condizionamenti sbagliati a livello di identità. Questione di autostima? Certo, quando calano le certezze, individuali o collettive, si abbassa anche l’autostima. E le convinzioni determinano il risultato finale“. Per aiutare i calciatori ad uscire dal momento di difficoltà, Sandro Corapi si affida alla figura dell’allenatore e di Massimiliano Allegri: “In questa fase il ruolo dell’allenatore è molto importante e incide parecchio. Il tecnico deve riconquistare l’affetto, la fiducia e la credibilità della squadra. L’allenatore deve essere un leader: se non lo è, il suo messaggio passa a livello razionale ma non a livello inconscio. E l’inconscio è determinante in un giocatore perché gioca d’istinto. Oppure possono incidere, ma soltanto parzialmente, a breve termine“.
Sandro Corapi si è poi soffermato proprio su Massimiliano Allegri, considerato ancora uno dei migliori allenatori in circolazione. “Uno dei migliori, è un ottimo comunicatore ed è competente. Almeno, questo è quello che percepisco io dall’esterno. Per risolvere i problemi di testa un tecnico deve essere più uomo e meno allenatore: si deve spogliare delle sovrastrutture e aprirsi alla mente, agli occhi, al cuore e all’anima dei ragazzi. Deve essere umile e vicino alla squadra e con la squadra superare la crisi. Soltanto dopo può riprendersi il ruolo di allenatore“.
“Serve un chiarimento”
“Come spesso succede tra due amici o in una coppia: occorre parlarsi, magari litigare, ma poi resettare tutti e ricominciare altrimenti i rapporti si deteriorano. Se qualcuno, dentro lo spogliatoio, ha dei mal di pancia incide sull’energia della squadra“. Il Mental Coach Corapi indica il modo per provare ad uscire dal momento di crisi. Oltre a Massimiliano Allegri, però, anche i senatori dello spogliatoio e la società devono svolgere un ruolo importante: “Sono determinanti perché devono fare quadrato intorno al tecnico, al suo staff e alla squadra. E’ loro la responsabilità di ricompattare il gruppo, di rimettersi in gioco resettando tutto. Società? Il ruolo del ds è strategico perché fa da trait d’union tra la società, il tecnico e la squadra. E sente la pressione da tutte queste componenti, quindi deve gestire lo stress, avere doti da leadership e da comunicatore“.