Fabio Concato età. Il cantante, all’anagrafe Fabio Bruno Ernani Piccaluga, è nato a Milano il 31 Maggio del 1953 ed ha oggi 67 anni. Figlio di un musicista jazz, nasce con la passione per la musica, parte integrante della sua famiglia.
Fabio Concato ama ancora molto il suo pubblico, a cui non rinuncia nonostante le fatiche e l’età: “Mi sorprende ancora la voglia che sento ogni volta che salgo su un palco. Ecco, forse accuso un po’ troppo le trasferte perché alcune sono davvero lunghe e illogiche geograficamente. Quella fatica inizio un po’ a sentirla. Se sto a casa più di due giorni però, al terzo inizio a guardare i bagagli come se dovessi andare dall’amante. Non credo che sia così per tutti i colleghi”.
Fabio Concato età: la carriera e i grandi successi
Fabio Concato è uno dei cantautori italiani che ha segnato la storia della musica negli anni ’80.
A metà degli anni ’70 inizia a cimentarsi con i cabaret, poi nell’82 pubblica il suo primo album: “Fabio Concato” e ottiene un enorme successo soprattutto per la hit “Domenica bestiale”. Negli anni ’80 viene definito “cantautore dell’intimità” perché racconta storie quotidiane, speranzose e nostalgiche. In quegli anni esce anche il suo secondo album che contiene altri brani di grande successo come: Fiore di maggio, Ti ricordo ancora e Rosalina.
Partecipa al Festival di Sanremo nel 2001 con “Ciao Ninin” e nel 2007 con “Oltre il giardino” ma ben presto si rende conto che i gusti musicali dei giovani sono cambiati e a parte la sua “Domenica bestiale”, le sue canzoni vengono per lo più apprezzate da un pubblico conoscitore e amante di quel genere musicale.
Moglie e figlia
Il cantautore milanese è sposato con Elisabetta Pesarese, la donna dalla quale ha tratto ispirazione per creare alcune delle sue canzoni più belle. I due sono diventati marito e moglie nel 1980 e hanno una figlia, Carlotta, per la quale ha scritto il brano Fiore di maggio.
La malattia
L’autore di Fiore di maggio, in un’intervista ha rivelato di aver sofferto in passato a causa di uno stato di malessere provocato da attacchi di panico.
“Iniziai a fare psicoterapia d’appoggio prima del successo: anzi sapendo, l’avevano detto i produttori, che restando coerente non avrei sfondato se non in 6-7 anni. Così avvenne: ma Domenica bestiale, Fiore di Maggio e i soldi crearono altro disorientamento oltre al panico con cui evidentemente sfogavo cose mal digerite. La terapia allora mi fece restare coi piedi per terra, come volevo: attento alla famiglia, a mia moglie, alle cose vere. Non volevo diventare “l’artista”. Perciò non ho pudore a parlarne, anzi! Capire che siamo di passaggio, avere il senso della realtà, conoscere se stessi credo sia fondamentale”.