Azzeccare la pronuncia esatta di Khvicha Kvaratskhelia, viste le tante volte in cui il fuoriclasse del Napoli è stato chiamato in causa, risulta essere per molti impresa ostica e ardua. Lo è in particolare per i tanti fantallenatori che, anche spendendo un patrimonio, si sono ritrovati non solo a dover scrivere nome e cognome del georgiano – che, ammetto, ho copiato e incollato – ma anche a pronunciarlo bene per poter ostentare il proprio acquisto in faccia agli amici di Fantalega. Le storpiature del modo in cui viene enunciato Kvaratskhelia sono infinite, ma ecco l’esatta pronuncia del nome e del cognome di questo giocatore.
Calciatore georgiano, attualmente attaccante del Napoli. Khvicha Kvaratskhelia si pronuncia kuìcia kuaràt-schèlia (abbiamo diviso il cognome in due parole per rendere più semplice la pronuncia). Ma ad aiutare la collettività di fantallenatori dubbiosi, di tifosi del Napoli e di amanti del pallone è corso lo stesso esterno d’attacco georgiano, che nel corso della presentazione dei partenopei ha diffuso al mondo l’esatta pronuncia del Kvaratskhelia-pensiero. Tutto è stato svelato in quel di Dimaro. Il suo nome, Khvicha, suona in italiano come ‘Quicia’, mentre il cognome Kvaratskhelia come ‘Quarazkelia’. Un aiuto essenziale per il 2022/2023.
La pronuncia esatta di Kvaratskhelia ora non è più un mistero
In Inghilterra, dopo la prestazione dominante contro il Liverpool, anche i cronisti britannici si son dovuti abituare a pronunciare in maniera corretta il nome del georgiano. Lo stesso si può dire in Scozia. La vittima, oltre ai Reds, è quella dei Rangers di Glasgow. In entrambe le gare di Champions League Kvaratskhelia ha dimostrato di non temere nulla, nemmeno il calcio con la musichetta che tanto ci piace. Ottima partenza anche in campionato, in cui si segnalano le ottime prestazioni contro Monza e Lazio. Insomma, oltre a tutto questo, sapere l’esatta pronuncia di Kvaratskhelia non solo vi aiuta a sembrare più colti, ma vi agevola anche nel parlato. E poi, per chi l’ha acquistato al fantacalcio, non c’è nulla di più bello di pronunciarlo bene davanti a chi, con leggerezza, si è accontentato di un altro giocatore.