Incidente mortale Sansepolcro: una altra giovane vita si è spezzata, l’ennesimo incidente d’auto nelle strade nel pieno della notte, una notizia triste che ha dato un “bruttissimo risveglio” a due paesi della provincia di Arezzo distanti tra di loro solo una quindicina di km.
Un giovane di 26 anni è morto nella notte in un incidente stradale avvenuto nella frazione di Gragnano nel comune di Sansepolcro. Il 26enne, Francesco Veri, di Pieve Santo Stefano, viaggiava alla guida di una Rav 4 che è sfuggita al suo controllo ed è uscito di strada nel centro abitato di un comune dell’Aretino.
Nello schianto la vittima ha perso la vita. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia locale, coordinati dal comandante Carmine Feola, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica di quanto è accaduto.
Incidente mortale Sansepolcro oggi
Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il veicolo sarebbe uscito di strada, per ragioni ancora da chiarire, per poi ribaltarsi. L’incidente si è verificato intorno alle 3.25 del 24 settembre, come emerso dai primi rilievi effettuati dai carabinieri di Sansepolcro, intervenuti a seguito delle segnalazioni relative al tragico evento verificatosi.
Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare, ha riportato lesioni risultate irreversibili: i sanitari sono intervenuti in tempi molto rapidi sul posto e si sono adoperati per soccorrerlo, ma non hanno potuto far altro che constatarne la morte dopo lunghi e ripetitivi tentativi di rianimarlo. Il magistrato di turno, della Procura di Arezzo, ha già disposto la restituzione della salma ai familiari.
Gli incidenti stradali: aumentati rispetto al 2020, diminuiti rispetto al 2019
L’istat a fine luglio, neanche un paio di mesi fa, ha rilasciato i dati sugli incidenti stradali avvenuti nel 2021: dai dati si evince che, rispetto al 2020, diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura corposa nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno.
Nel 2021 ci sono stati 151.875 incidenti stradali (28,4% in più del 2020), 204.728 feriti (+28,6%) e 2.875 morti (+20,0%). Sebbene ci sia un aumento rispetto al 2020, c’è un calo su tutti i fronti rispetto al 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti). Il tasso di mortalità stradale passa da 40,3 a 48,6 morti ogni milione di abitanti tra il 2020 e il 2021 – ed era 52,6 del 2019.
La considerazione che va fatta è che nel 2021 ci si è mossi di meno del 2019. Istat spiega che l’Indice di Mobilità Rilevata calcolato da Anas sulla base del traffico giornaliero risulta pari a -12% rispetto al 2019 per il traffico totale sulle strade di interesse nazionale.
Delle vittime, 2.396 erano uomini (83,3%) e 479 donne (16,7%). I conducenti deceduti ammontano a 2.072 (1.870 uomini e 202 donne), i passeggeri a 332 (196 uomini e 136 donne) e i pedoni a 471 (330 uomini e 141 donne).
I dati per età mostrano che le vittime risultano concentrate nelle classi 45-59 anni e 20-24 anni per gli uomini e 70-84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente rispetto al 2020 si registra però nelle classi di età 15-19 anni (+41,7%) e 25-29 anni (+34,9%), seguite dai 40-49-enni (+31,5%). Per quanto riguarda i feriti, invece, si tratta prevalentemente di giovani tra i 15 e i 29 anni (30,3% sul totale).
Mortalità e strade
L’indice di mortalità, cioè i morti su 100 incidenti, è più elevato nelle ore fra tramonto e alba rispetto al periodo convenzionalmente definito notturno (tra le 22 e le 6), soprattutto per gli incidenti con pedoni, in particolare sulle strade extraurbane ad aprile, luglio, agosto e novembre.
Gli incidenti avvengono con maggior frequenza sulle strade urbane (73,1%) mentre il maggior numero di vittime si concentra sulle strade extraurbane (47,5%). Sulle autostrade si registrano il 5% degli incidenti e l’8,6% dei deceduti.