Dal marasma delle Marche, dalla devastazione provocata dall’alluvione emerge una foto simbolo pubblicata dal Corriere Adriatico che ritrae due fidanzati, nel fango, con gli abiti sporchi, con gli stivali, stanchi per il lavoro, le pale appoggiata alla vicina ringhiera. L’immagine del bacio di Senigallia ha fatto il giro del web perché parla più di tante parole. E’ la vita che batte la morte.
E’ una di quelle foto “nude e crude, immagini potenti, evocative, diverse, coinvolgenti, che fanno riflettere e hanno la capacità di andare dirette al cuore” scrive il quotidiano marchigiano. Come l’immagine del piccolo Francesco, 7 anni, uno in meno di Mattia Luconi, ancora disperso, che è andato con i genitori a ripulire la falegnameria del padre di un suo compagno di scuola.
Dal fango e dalla desolazione può nascere la speranza
“Troppo semplice e facile dire che dal fango dell’alluvione che ha devastato la provincia di Ancona e quella di Pesaro e Urbino, dalla desolazione, dal dolore più profondo di chi ha perso tutto a volte può nascere o consolidarsi la speranza. Ma le foto dicono questo, invitano a questo”,
prosegue il quotidiano
Il bacio nel fango arriva da una città ferita, travolta ora dalle polemiche sull’allarme non dato, o dato in ritardo, sui soccorsi e la protezione civile. Racconta la ragazza immortalata nella foto:
“La foto ce l’ha scattata una nostra amica in una delle zone più colpite dall’alluvione, Io e il mio fidanzato non abbiamo alcun interesse che venga pubblicata la nostra identità, ci piace pensare che l’amore vinca su tutto e questa foto lo racconta”.
E’ l’emblema di una città, di una regione colpite che vogliono rialzarsi prima possibile.
Stefano Bisi