Il governo britannico – guidato da Liz Truss – ha varato oggi il pacchetto più radicale dal 1972. Il cancelliere dello Scacchiere, ovvero il ministro del Tesoro, Kwasi Kwarteng ha, infatti, abolito il 45% dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito, pagata solo dai redditi più ricchi, e ha ridotto l’aliquota di base dal 20% al 19 per cento

Gli obiettivi fiscali di Liz Truss

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di stimolare l’economia, in un quadro di forte inflazione e caro-energia, evitando la recessione e riprendendo una decisa via della crescita che è mancata negli ultimi anni. 

Abbiamo promesso di dare la priorità alla crescita. Abbiamo promesso un nuovo approccio per una nuova era.

Ha detto il cancelliere al Parlamento a Londra.

Non sono mancati gli effetti immediati su sterlina e bond. La sterlina è, infatti, scesa ai minimi in decenni sul dollaro.

Le nuove misure 

Gli aumenti delle tasse su birra, vino e sidro sono stati annullati e, nel tentativo di rafforzare il turismo all’estero, i visitatori potranno acquistare senza Iva. L’imposta di bollo viene abbandonata per valori fino a 250.000 sterline, con gli acquirenti per la prima volta esentati fino a 425.000 euro. Il taglio dell’aliquota del 45% riguarderà circa 660.000 persone che guadagnavano da 150.000 sterline – con un rispermio per loro di una media di 10.000 sterline all’anno.

Sul fronte caro energia, è stato confermato il blocco delle bollette energetiche a 2.500 sterline, operazione che costerà al governo 60 miliardi di sterline solo per i primi sei mesi. Si tratta della sua prima iniziativa dopo l’insediamento a Downing Street. Il blocco di due anni sulle bollette energetiche per famiglie e imprese annunciato all’inizio di questo mese potrebbe finire per costare di per sé in totale più di 150 miliardi di sterline, mentre i tagli alle tasse potrebbero aggiungere altri 50 miliardi di sterline al conto.