Mobilitazione parziale cos’è e cosa si intende? In questi giorni la parola che avanza prepotentemente nelle decisioni di guerra è, appunto, mobilitazione. Di più, mobilitazione parziale. Ma cosa vuol dire? Sta a indicare una manovra, atta a “richiamare” tutti i riservisti, cioè coloro i quali hanno già esperienza militare o che hanno specifiche competenze militari, ma che sono in congedo permanente, hanno altri lavori, e in tempo di pace non partecipano più ad azioni militari.

E, quando ci si appella ad una una mobilitazione di questo genere di certo le cose non vanno bene o non stanno andando così come desiderato o progettato all’inizio. Adottare tale linea ha il sapore di una ultima strategia, quella della disperazione, è anche un segnale di debolezza. Se ne deduce che il regime russo ha capito di non essere in grado di raggiungere i suoi obiettivi militari in Ucraina e forse nemmeno di mantenere i territori occupati finora con le forze attualmente in campo.

La mobilitazione parziale inizierà comunque da subito. In particolare, chi verrà chiamato alle armi dovrà eseguire un periodo di addestramento. Si parla di una fase lunga almeno tre o sei mesi, le nuove truppe quindi non arriveranno sui campi di battaglia prima della fine dell’anno. Un periodo molto lungo considerando le attuali difficoltà di Mosca sul campo.

In totale, secondo il ministro della Difesa Sergej Shoigu, dovrebbero essere 300mila i russi che da qui ai prossimi giorni dovranno presentarsi nelle caserme in tutto il territorio della federazione..

“Abbiamo un’enorme risorsa di mobilitazione che comprende coloro che hanno prestato servizio nell’esercito, coloro che hanno esperienza di combattimento e specialità militari”, ha dichiarato il ministro Shoigu. “Abbiamo quasi 25 milioni di queste persone. Pertanto – ha proseguito – si può comprendere che questa è una mobilitazione parziale, l’1% o poco più, 1,1% della risorsa totale di mobilitazione”.

Sono dunque esclusi per questo tipo di iniziativa i militari in età di leva, cioè quelli ai quali tocca per età fare il militare già richiamati a indietro all’inizio della guerra per evitare giovani vittime, la cui morte poteva scatenare polemiche interne nel Paese.

Mobilitazione parziale cos’è: cosa la differisce da quella generale

La mobilitazione attuata da Mosca è quindi parziale, una situazione molto differente dalla mobilitazione generale nella quale verrebbero coinvolti tutti gli uomini in età militare, cioè quella compresa fra i 18 e i 65 anni, che sarebbero automaticamente considerati arruolabili per combattere sul campo di battaglia in Ucraina. 

Le reazione alla mobilitazione: proteste in piazze e fuggi fuggi in altri paesi

La “mobilitazione parziale” annunciata mercoledì mattina dal presidente russo Vladimir Putin ha causato le proteste di migliaia di persone in diverse città della Russia, centinaia delle quali sono già state arrestate dalla polizia e molte fuggono perché non vogliono partecipare alla guerra. 

Da un lato ci sono gli uomini che potrebbero essere mandati in Ucraina a combattere. Putin riguardo loro, ha detto che sarà data la priorità a chi ha esperienza nell’esercito, ma in molti casi si tratta di persone che hanno sì fatto il servizio militare, ma che non sono soldati di professione, e quindi assai poco esperti su come si combatte una guerra e perciò impauriti. Per questo moltissimi stanno cercando di fuggire, anche se non è semplice.

I voli verso altri paesi in cui si può entrare senza il bisogno di un visto si sono riempiti molto rapidamente e icosti dei biglietti si sono alzati di almeno otto volte rispetto a quelli abituali: In molti casi stanno cercando invano di superare il confine via terra.

Dall’altro ci sono le proteste “sembrerebbero civili” dei civili che si sono sviluppate sia nelle città più grandi, come Mosca e San Pietroburgo, che in altre più piccole e periferiche, come alcune in Siberia. La polizia sta cercando di fermare le proteste con la forza e arrestando i manifestanti: a Mosca, per esempio, le autorità hanno persino minacciato pene fino a 15 anni di prigione per chi partecipa a proteste non autorizzate in città.

E’ chiaro che il momento è difficile, com’è difficile fare anche una stima di quanti arresti ci siano già stati: sicuramente sono tanti. Tanti come quelli che non hanno mai voluto e non vogliono questa maledetta guerra!