Buffon, festival dello sport. Tra gli ospiti d’onore all’evento organizzato da La Gazzetta dello Sport, anche il Capitano del Parma CalcioGigi Buffon.

Una lunga chiacchierata con la conduttrice Federica Masolin e col conduttore Pierluigi Pardo al cospetto di un pubblico attento e curioso di ascoltare le parole del campione crociato. Una bella serata che ha portato a rivivere le emozioni del Mondiale 2006, con un video collegamento di Fabio Cannavaro, amico e compagno di Gigi nell’Italia e nella Juventus, passando per il messaggio inviato da Los Angeles di Giorgio Chiellini, fino a parlare dell’addio al tennis di Roger Federer. Infine la scelta di ritornare a giocare, proprio dove tutto era iniziato.

Buffon, festival dello sport: le sue dichiarazioni

“Ho continuato a giocare per tante ragioni. Mi sento ancora forte, quando ti senti forte e competitivo non devi smettere. E poi perché ho raggiunto l’età dell’oro, come la chiamo io, l’età che puoi decidere di fare quello che vuoi. Ovvero mi sono riappropriato di una dimensione che è la mia dimensione più intima ed è quella che mi rappresenta di più. In più non ho la scelta dell’ambizione, ma le mie scelte hanno sempre avuto un senso.

Anche quella di tornare a Parma ha un senso che mi piace tanto e ancora adesso sono contento è stata la scelta giusta, perché sono un uomo felice di vedere il tifoso del Parma che mi ferma per strada e mi dice siamo aggrappati a te, forza, dai. Non ho bisogno di vincere una Champions, per sapere quanto valgo. Sono felice di quello che ho fatto, mi sono riappropriato della libertà.

La storia romantica di Parma? E’ una dimensione che mi piace, rispecchia chi sono e me stesso, mi fa stare bene. Quando sono nello spogliatoio con i ragazzi, mi diverto ancora molto perché io so che per avere un’influenza devi divertirti insieme a loro. Forse si aspettavano un altro tipo, ma la normalità è la vera trasgressione di una persona. E questo mi fa stare bene.

A proposito di ritornare laddove si è conquistati un mondiale, dice:

Berlino? Ci torneremo a Berlino, farò una proposta al Presidente Balata. Se dovessimo andare ai playoff, il Parma, il Frosinone con Grosso, la Reggina con Inzaghi e il Benevento con Cannavaro, si può fare un quadrangolare a Berlino. Tutti quanti per giocarsi la Serie B...

poi parla della gratificazione di continuare a giocare per la gente,

Io sto vivendo la mia età dell’oro. Significa che posso far tutto. Se smetto sono felice, ma posso continuare per quanto voglio, mi sono appropriato di una dimensione mia, non c’è l’ambizione di vincere, sono un uomo felice vedendo il tifoso che mi vuole in porta e mi chiede la Serie A, è qualcosa di gratificante. Ma per dirvene una a me di non aver vinto la Champions non me ne importa niente. Sono stato felice di aver combattuto, per vincerla, so quanto sia importante per i tifosi, la società, i compagni…”

Ripete ed insiste sul concetto:

…. Ma io non ho bisogno di vincere una o 8 Champions per sapere quanto valgo, la verità è che mi sono appropriato della libertà e a 58 anni potrei aver fatto il mio sesto Mondial

Il retroscena su Maignan

Riguardo ai portieri, Buffon ha svelato un curioso retroscena:

“Quando tornai da Parigi alla Juve mi chiesero dei portieri. Dissi di Maignan del Lille, che però nessuno considerava. Mi chiedevo perché. Quando il Milan lo prese mandai un messaggio a Maldini, dicendo che in pochi credevano in lui ma che avevano preso un top”

Semmai ce ne fosse stato il bisogno nonostante gli anni passano, abbiamo capito che il ritiro per il portierone campione del mondo è un pensiero tutt’altro che imminente. L’ha confermato ancora una volta in occasione del Festival dello Sport.