Possibile attacco terroristico sventato in Islanda, l’obiettivo presunto avrebbe dovuto essere il Parlamento a Reykjavik. Arrestati quattro ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni, si cercano legami con le organizzazioni estremiste scandinave. Ecco i dettagli del terribile attacco odierno in attesa di nuovi sviluppi sulla vicenda.
Islanda, dietro l’attacco terroristico si cercano obiettivi e legami
L’Islanda si scopre improvvisamente vulnerabile, con i giornali locali che parlano di un tentato attacco terroristico al Parlamento. Manovre preventive che hanno portato all’arresto di quattro ragazzi alla periferia di Reykjavík, due di loro sono in custodia cautelare. L’operazione sarebbe avvenuta giovedì sera, stando a quanto comunicato in conferenza stampa da Karl Steinar Valsson, commissario nazionale della polizia islandese: coinvolti 50 agenti
È la prima volta che viene avviata un’indagine simile in Islanda. L’origine delle operazioni di polizia di ieri è nata nel contesto di un’indagine sulla preparazione di un attacco terroristico, che deve accertare l’eventuale matrice e chiarire chi fossero gli obiettivi. Siamo nelle primissime fasi, per ora abbiamo sequestrato computer e cellulari, alcune armi semiautomatiche in 3D e una grossa quantità di proiettili
Karl Steinar Valsson, commissario nazionale della polizia islandese
L’Islanda è stato classificato dal Global Peace Index come la nazione più sicura al mondo grazie al tasso di criminalità ridotto. Il Paese ha leggi severe sulle armi e le cifre confermano la quiete relativa: negli ultimi dieci anni sono morte 52 persone con armi da fuoco, di cui 50 attribuibili a suicidi. In Scandinavia è particolarmente radicato il Movimento Nordico di Resistenza, attivo soprattutto in Norvegia e Svezia, che la polizia islandese conosce e ha studiato. L’unico caso di scontro a fuoco nella storia della piccola isola risale al 2013.
In attesa di scoprire i dettagli completi della vicenda resta massima allerta nella città islandese sconvolta da questo terribile attacco.