“La gente è molto sfiduciata e disorientata, la responsabilità di chi fa politica è quella di parlarle. La mia campagna non è stata di social o televisione, ma ho provato a spiegare ai cittadini cosa vogliamo fare e qual è la situazione”. Così Giancarlo Giorgetti, intervistato dall’Informazione on line’ a Biandronno, nel Varesotto, a una cena dove il ministro dello Sviluppo Economico ha abbracciato Umberto Bossi.
Sulla Lega e sul voto, Giorgetti ha sottolineato come sia “fondamentale che la Lega possa avere la forza, all’interno della coalizione vincente, per portare avanti le sue battaglie storiche, a partire dall’autonomia che la nostra gente ci chiede da tanto tempo”.
A chi gli fa notare come sia stato l’unico a Pontida a difendere l’operato del governo, Giorgetti risponde così: “Cosa devo dire, che ho lavorato un anno e mezzo per fare cretinate? Io ci ho messo tutto il mio impegno e penso di aver lavorato bene. È ovvio che non eravamo in un governo in cui la Lega comandava, ma con altri con cui avevamo idee diverse: abbiamo cercato di fare il meglio possibile ed evitare disastri. Se la Lega non avesse partecipato a questo governo, non assumendosi le responsabilità, dico che ci saremmo trovati un governo di un altro anno e mezzo di Pd e 5 Stelle”.
Elezioni 2022. Il futuro
Farà ancora il ministro? “Non si chiede di fare il ministro, si valuta se viene chiesto di farlo. In questo momento la cosa giusta è cercare di proporsi e rispondere in modo serio e con grande umiltà nella circoscrizione della Valtellina e dell’Alto Lago, con un pensiero alla terra dove sono nato”.
E se Fratelli d’Italia superasse la Lega? “Beati loro. Io spero che la Lega possa essere il primo partito ma il popolo ha sempre ragione. Io lavoro giorno e notte perché questo avvenga per gli ideali di autonomia, federalismo e libertà della nostra gente. Ma, come nel ’68 dicevano ‘la fantasia al potere’, oggi io lancio lo slogan: ‘La realtà al potere’. Dobbiamo parlare di quello che siamo, delle nostre tradizioni che ci permettono di fare economia e vivere la comunità contro quelli che ci impongono dall’alto usi e consumi non nostri”.
In tema di energia poi sostiene: “Ci sono misure prese settimana scorsa come governo che faranno bene al sistema delle imprese. Due i passaggi decisivi: uno in Europa, dove il Consiglio dovrebbe cambiare le regole per la formazione del prezzo che attualmente favoriscono la speculazione. Io dico: ‘meno consigli straordinari e più decisioni straordinarie’. Se Olanda e Germania continuano a opporsi a queste decisioni, toccherà al governo italiano assumerle per venire incontro ai bilanci familiari e delle imprese che non possono pagare queste bollette”. Dentro ad aspettarlo c’è Umberto Bossi: “L’ho pregato di venire e ora andrò ad abbracciarlo”, conclude.