Partiranno domani i mondiali di pallavolo femminile che si svolgeranno in Olanda e Polonia. Tra le nazionali partecipanti ci saranno anche le azzurre di Davide Mazzanti, che sono considerate una delle squadre favorite, se non le favorite numero uno, per la vittoria finale.

Tutto quello che c’è da sapere sui mondiali di pallavolo femminile

Il torneo inizierà domani e terminerà a metà ottobre, per un tre settimane di pura pallavolo. Così come per il mondiale maschile, anche quello femminile si svolgerà in due Paesi diversi, ossia Olanda e Polonia, con le finali che si svolgeranno ad Arnhem. Le azzurre, visti i risultati ottenuti di recente e il livello generale di una squadra completa ed esperta, sono considerate tra le favorite per il successo finale e, nel caso di successo, l’Italia diventerebbe campione del mondo in carica in entrambe le categorie.

Non è un caso che questo momento si presenti ora, dopo anni in cui la pallavolo italiana, soprattutto tramite i campionati nazionali e le squadre di club, si è confermata stabilmente come una delle realtà più solide e ambite per i professionisti di tutto il mondo. Nel femminile, però, un successo mondiale manca da vent’anni. Nel 2018 ci andò vicina, ma venne battuta in finale da una grande avversaria, la Serbia. E in quindici edizioni delle Olimpiadi non ha mai ottenuto una medaglia. Nel maschile, prima della vittoria in Polonia, il titolo mondiale mancava dal 1998.

La “colonna portante” della squadra rimane quella formata dalla capitana e schiacciatrice Miriam Sylla, dall’opposto Paola Egonu (per tanti la miglior pallavolista al mondo) dalle centrali Cristina Cirichella e Anna Danesi, e dal libero Monica De Gennaro, la giocatrice più esperta in squadra, nel giro della nazionale da addirittura sedici anni.

Le grandi favorite, a cui si aggiungono Brasile, Stati Uniti e Cina, sono queste, anche considerando l’esclusione della Russia, storicamente tra le più competitive e vincitrice nel 2006 e nel 2010. Il fatto che molte di queste squadre siano allenate da tecnici che conoscono bene le giocatrici italiane può essere una difficoltà in più, anche se lo stesso Mazzanti si è detto consapevole che la sua squadra è considerata favorita: “Questo essere favoriti è qualcosa che abbiamo guadagnato e che ci vogliamo tenere. Ci siamo già passati e abbiamo dato anche più valore a queste aspettative che ci sono. Sappiamo perfettamente che quando sei così al centro dell’attenzione come accade a noi, è scontato che nessuno quando ti affronta farà sconti o ti concede nulla.”

La 19ª edizione dei Mondiali femminili inizia ufficialmente venerdì sera con Polonia-Croazia e Paesi Bassi-Kenya. L’Italia debutta sabato pomeriggio, alle ore 15, ad Arnhem contro il Camerun. Per passare il primo turno del torneo dovrà classificarsi fra le prime quattro in un girone ampiamente alla portata dove le avversarie sono, oltre al Camerun, Belgio, Kenya, Paesi Bassi e Porto Rico.