Ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle elezioni 2022 e ultime dichiarazioni da parte dei vari leader politici. Nell’intervista che andrà in onda stasera a Porta a Porta, Giorgia Meloni ha chiarito quale sarà la prima mossa in caso di governo di centrodestra:
Non possiamo prescindere dall’emergenza del caro energia. La misura più efficace sarebbe il tetto al prezzo del gas, che però per ora non si sta ottenendo. L’altra misura, che si può fare anche a livello nazionale, è il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello delle altre fonti energetiche. È una misura che farei immediatamente. Non voglio lo scostamento, se posso evitarlo. La priorità è aiutare gli italiani, ma se posso evitare di indebitare ancor di più i nostri giovani per far arricchire i pochi che speculano sulla vita della gente, sono più contenta.
Poi, sulla questione ucraina e sull’unità del centrodestra nel sostegno al paese di Zelensky:
Sì. Questo è un dato di fatto. E i fatti dicono che il centrodestra ha un programma comune, cosa che non esiste nel centrosinistra. Nel programma del centrodestra c’è scritto chiaramente che l’Italia continuerà il sostegno all’Ucraina. Non ho dubbi sul fatto che l’Italia, indipendentemente dall’amministrazione che sta governando in quel momento, debba avere e mantenere un rapporto molto solido con gli Usa. Che vuol dire: stare a testa alta nel campo occidentale, starci con affidabilità, anche per lavorare a difesa del nostro interesse nazionale. Orban? Non sono d’accordo con Orban su molte cose che sta dicendo, soprattutto sulla politica estera.
Elezioni 2022, le ultime parole di Berlusconi
Anche Silvio Berlusconi è intervenuto. Nell’intervista rilasciata, il numero 1 di Forza Italia ha invece parlato della possibilità di alzare le pensioni minime portandole a mille euro al mese:
Ricordo che abbiamo dato a quasi due milioni di persone un milione di lire al mese. Ci siamo riusciti, in parte, ma ci siamo riusciti. Mille euro ce li possiamo permettere assolutamente. Dipende da quello che produrrà la flat tax sulle entrate dello Stato. Noi pensiamo che produca gli stessi effetti che ha prodotto altrove, e quindi pensiamo di alzare a 1mille euro le pensioni di tutti gli anziani, dei disabili e di nonne e mamme. Tutte queste persone dovrebbero ricevere mille euro per 13 mensilità. D’altronde oggi con meno di mille euro è impossibile vivere dignitosamente, soprattutto nelle grandi città. Rapporto con gli altri leader di cdx? Siamo insieme da 28 anni, è nata un’amicizia personale e siamo sempre stati leali l’unico con gli altri, l’interesse del Paese è molto importante e non possiamo venir meno al compito che gli italiani ci daranno che l’Italia si sviluppi al meglio.
Poi, il rilancio sulla flat tax:
La flat tax la conosco dal 1994, sono quasi 60 i paesi che l’anno adottata tra cui gli Usa, non vediamo perché da noi non possa funzionare. Per noi deve essere una tassa al 23%, all’inizio perché poi si potrà scendere anche al 15% propugnato ora da Salvini. Possibile già dal primo anno? Assolutamente sì perché porta immediatamente entrate allo Stato perché viene fuori a poco a poco tutto il Pil sommerso. Ci sarà come vuole la Costituzione un progressività perché accanto alla flat tax al 23% prevediamo una norma che esenti i redditi fino a 13mila. Chi prende 14mila euro paga solo su mille euro. C’è dunque una convenienza anche per i redditi bassi e medio-bassi.