Quasi 5.000 persone sugli spalti dell’Allianz Cloud Arena di Milano per la sfilata Diesel da Guinness. Tra dipendenti, addetti ai lavori, studenti, ed invitati vari che si sono anche potuti prenotare online per la sfilata del marchio Diesel. Al centro della passerella la scultura gonfiabile più grande del mondo da vero record. Una sfilata inclusiva e democratica per la prima volta davvero accessibile a tutti. Gleen Martens, direttore creativo del marchio Diesel, ha voluto portare in passerella le varie declinazioni del mondo del jeans e tutta la sua evoluzione da 44 anni ad oggi. Visto che Diesel è pioniere del metaverso con la guida salda di Stefano Rosso, ogni singolo ospite della sfilata ha ricevuto un nft commemorativo. Una sfilata dall’animo couture che ha saputo rapire il cuore di ogni singolo spettatore.

Diesel sfilata da Guinness: uno show democratico e inclusivo

Un vero e proprio show la sfilata Diesel da Guinness, che mette al centro il mondo del jeans secondo la versione di Gleen Martens. Una musica grintosa e decisa, come se fosse un rave party, vede il trionfo dell’iconico tessuto Diesel in versione couture in varie forme. I contrasti sono molteplici tra tessuti più leggeri e stratificati o colori più strong abbinati a colori soft. Al centro della passerella spicca e padroneggia lo show la più grande struttura gonfiabile al mondo. Via libera dunque alla sperimentazione e alla visione di una moda democratica. Il devorè in denim è uno dei protagonisti indiscussi, creato tessendo la tela su una base trasparente usato per i corsetti sui jeans. Una tecnica usata anche con maglia in denim. I jeans sono solarizzati, come se fossero stati stesi al sole per anni e le declinazioni del jeans stesso sembrano infinite. Abiti e pantaloni con strati di organza che si aprono, denim ricamati con il tulle stracciato e la tela tenuta insieme da linee di cucitura e da una fodera. Insomma un vero e proprio inno al mondo del jeans.