Pensioni quota 41

Pensioni quota 41. “Noi abbiamo già promesso che dopo dieci anni dalla legge Fornero, con nessun governo che ha mai cambiato nulla e con il Pd che ha sempre bloccato il mercato del lavoro in uscita, avremmo fatto una riforma strutturale con quota 41”. A sottolinearlo in tema di riforma delle pensioni il parlamentare della Lega Claudio Durigon intervenendo a margine della festa Aepi.  “Con quota 100 – ricorda – abbiamo costruito una possibilità che ha visto l’adesione di 400mila lavoratori che sono andati in pensione e anche all’epoca abbiamo già detto che ci sarebbe stata quota 41: sarà una riforma strutturale che insieme a opzione donna potrà dare risposte adeguate al paese sul fronte della flessibilità al mercato in uscita”, conclude. 

I costi di Quota 41

Nel 2021 l’Inps ha stimato i costi di un’estensione a tutto campo di Quota 41: più di 4 miliardi nel primo anno di “attivazione” per poi arrivare a superare la soglia dei 9 miliardi nell’ultima annualità di un percorso decennale. Anche per questo motivo il governo è sempre rimasto freddo di fronte a questa ipotesi. Così come il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha più volte caldeggiato un’altra proposta con l’obiettivo di consentire il pensionamento a 63-64 anni con la sola quota contributiva dell’assegno usufruendo dell’eventuale parte retributiva a partire dal sessantasettesimo anno d’età. In questo caso il costo il primo anno si fermerebbe a poco più di 400 milioni. Ma la Lega lascia intendere che la spesa aggiuntiva per Quota 41 sarebbe più contenuta di quella stimata dall’Inps e continua a spingere su questa misura.