Nel corso dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in programma a New York, i Paesi dell’Ue avrebbero concordato di discutere nuove sanzioni alla Russia in virtù dell’escalation annunciata ieri dal Cremlino.
Sanzioni Ue contro la Russia, discussione rinviata ai prossimi Consigli
Josep Borrell, capo della diplomazia Ue, ha parlato durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ribadendo due punti fondamentali nelle posizioni del Vecchio Continente: sostegno incondizionato all’Ucraina e inasprimento delle sanzioni verso la Russia:
Prevediamo di istituire ulteriori misure restrittive contro la Russia in forma immediata, in coordinamento con i nostri partner. In base alle prime impressioni, il pacchetto di sanzioni interesserà nuovi settori dell’economia russa, tra cui quello tecnologico. Al momento è solo un accordo politico, data la natura informale dell’incontro, e saranno necessarie decisioni formali per rendere le sanzioni concrete ed efficaci. Sono certo che raggiungeremo un accordo unanime
Josep Borrell, capo Affari Esteri Ue
L’Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa, di riconquistare il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. E per questo, continueremo a sostenere gli sforzi ucraini con la fornitura di attrezzature militari, per tutto il tempo necessario
Josep Borrell, capo Affari Esteri Ue
Ungheria contraria, braccio di ferro con Bruxelles
Nel suo discorso Borrell si è dunque auspicato di trovare una soluzione che metta d’accordo i 27 Stati Membri, tuttavia l’ombra dell’Ungheria si è immediatamente affacciata. Stando alle rivelazioni della stampa magiara, Orban punta i piedi nella direzione opposta ed è pronto a far valere il diritto di veto.
L’obiettivo del premier ungherese è di allentare progressivamente le sanzioni fino a eliminarle del tutto entro fine anno. Il suo ragionamento rimane incentrato sulla convinzione di un effetto boomerang, ossia che stiano creando maggiori problematiche all’Europa piuttosto che alla Russia.
Ieri intanto la Commissione Ue ha ammorbidito le sanzioni sul carbone e sui fertilizzanti, per tutelare gli accordi del settore agricolo.