Parte oggi il Festival Verdi di Parma, che continuerà sotto il segno del Maestro Giuseppe Verdi fino al 16 ottobre. Giunta alla 22esima edizione, la manifestazione è giunta ad una svolta, con l’addio della direttrice del festival e del teatro Regio Anna Maria Meo, che dopo otto anni di attività ha annunciato l’addio. Ma questa è anche l’edizione che registra finalmente il ritorno di pubblico ai livelli pre-covid, come dimostra il botteghino, con biglietti quasi esauriti.
Festival Verdi di Parma da 22 anni una certezza di qualità
La forza del destino, Simon Boccanegra, Il Trovatore, la Messa da Requiem, Quattro pezzi sacri: saranno questi i titoli verdiani del Festival Verdi di Parma 2022. I direttori che saliranno sul palco del Teatro Regio di Parma e del Teatro Magnani di Fidenza saranno Roberto Abbado, Riccardo Frizza, Sebastiano Rolli, Michele Mariotti e Daniele Gatti, a dirigere interpreti di fama internazionale e le prestigiose orchestre del Teatro Comunale di Bologna, della Fondazione Arturo Toscanini, della Rai, del Maggio Musicale Fiorentino. Ci saranno poi concerti di gala, recital, incontri ed altri eventi a ricreare come ogni anno la magica atmosfera del Festival Verdi che potrete vivere negli unici e meravigliosi luoghi della musica, dell’arte e del buon cibo a Parma, nominata Capitale Italiana della Cultura e Città Creativa Unesco della Gastronomia. Ammirando capolavori d’arte, degustando cibo sublime e prodotti tipici che hanno reso la Food Valley famosa in tutto il mondo, ascoltando la musica del Grande Maestro scoprirete lo spirito e l’essenza vera di Parma. Il tour tocca le Terre Verdiane, Busseto, Roncole Verdi e Sant’Agata dove il Maestro Verdi nacque, visse e coltivò il suo talento e il territorio del Ducato di Parma e Piacenza disseminato di rocche e castelli.
Il programma
Il Festival Verdi di Parma parte oggi con Roberto Abbado che sarà sul podio della Forza del destino in un nuovo allestimento firmato dal franco-greco Yannis Kokkos, con un cast che include cantanti di fama internazionale come Gregory Kunde nella parte di Don Alvaro e il tenore Marco Spotti in quella del marchese di Calatrava. Quest’anno la rarità è il Simon Boccanegra (debutto il 25 con la direzione di Riccardo Frizza) che viene messo in scena nella prima versione, quella di Venezia del 1857. Particolarmente curate anche le regie, quest’anno con Yannis Kokkos e Valentina Carrasco.
Per la prima volta quest’anno il Festival Verdi di Parma si sposta anche al teatro Magnani di Fidenza, con la ripresa del Trovatore del 2016 e il teatro di Busseto, senza contare tutti gli eventi di Verdi Off per la città e la provincia. “Questo è il mio ultimo anno e mi auguro che chi mi succederà raccoglierà il testimone per un ulteriore sviluppo – ha spiegato la direttrice Anna Maria Meo – perché non si può galleggiare: o si cresce, o si torna indietro“.