Il passato, il presente e il futuro: Gonzalo Higuain ha parlato di tutto all’interno di un’intervista esclusiva a TyC Sports in Argentina. El Pipita sta vivendo un gran momento con l’Inter Miami in MLS, grazie a ben 13 gol in 25 partite nell’attuale campionato, di cui quattro nelle ultime tre partite. Higuain ha parlato in Argentina in un’intervista esclusiva, trattando diversi temi: l’ex attaccante di Juventus e Real Madrid ha parlato della vita di un calciatore – “Non semplice per certi aspetti”, come dichiarato da Higuain – e di tutte le critiche ai giocatori dopo un risultato non positivo o dopo una prestazione non all’altezza. Higuain ha definito questo come “Uno dei momenti più belli della sua vita”, visto anche lo score fin qui ottenuto con l’Inter Miami. 26 gol in 66 partite, di cui 13 nell’attuale campionato, Higuain sta trascinando verso i playoff la sua squadra. E a proposito di sosta per le Nazionali, l’ex attaccante bianconero ha parlato anche del suo rapporto con l’Argentina, con Scaloni e dell’emozione nell’aver giocato una finale dei Mondiali.
Higuain nell’intervista a TyC Sports: “La gente pensa che noi abbiamo una vita facile”
Nella prima parte dell’intervista, Gonzalo Higuain si è concentrato maggiormente sulla vita tipo di un calciatore, ritenuta semplice da chi la vive dall’esterno, ma non per lui: “Ho vissuto 15 anni in modo innaturale. La gente pensa che abbiamo una vita facile e già definita, ma no, per niente. Non possiamo permetterci di andare per strada, ti insultano e puoi reagire, perché se lo dovessi fare, le conseguenze sono doppie. Se perdi una partita, sbagli un gol o perdi una partita importante, non puoi uscire per strada. Il calciatore vive condizionato dal risultato. È uno sport, un lavoro, e non c’è da far casino se qualcosa va male. Siamo tutti esseri umani” , ha dichiarato durante l’intervista. “Mi sembra parecchio ingiusto aver vissuto 15 anni in una bolla, e non aver potuto reagire a momenti in cui ho dovuto abbassare la testa agli insulti e alle numerose mancanze di rispetto. In questo momento della mia vita non riesco più a sopportarlo. Umanamente, sono cresciuto molto grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Sono in uno dei momenti più belli della mia vita“.
“Pazzesco aver giocato una finale dei Mondiali”
In seguito, Higuain si è concentrato ancora degli insulti social, non semplici da gestire: “Il meme, l’accusa e la presa in giro sono ormai naturali. La gente li vede e li usa, sembra che sia una cosa all’ordine del giorno. Ci sono esempi in ogni casa: i genitori non si rendono conto che i loro figli possono essere vittime o autori di bullismo. Le critiche feroci sono diventate normali, sono all’ordine del giorno. Milioni di persone ne soffrono e non lo comunicano – ha dichiarato El Pipita – Ci sono molti bambini che non ne parlano per paura e poi prendono una decisione drastica, quindi bisogna essere più consapevoli. Al bullismo non viene data l’importanza e l’attenzione che dovrebbe essere data. Il danno è irreparabile, a volte uccide. Penso al tempo che ho perso per colpa di queste cose e vorrei essere d’aiuto per chi le subisce”. Infine, Higuain si è concentrato sulla Nazionale e sulla finale giocata nel 2014: “Se mi avessero detto a 6 anni che a 26 anni avrei giocato una finale mondiale, non ci avrei creduto. E mi è successo davvero. La gente non capisce la dimensione di giocare una finale mondiale. Pensano che sia facile ma tutto quello che c’è prima è incredibile… Si può vincere o perdere ma nessuno cancellerà mai quell’esperienza. Ancora oggi non mi rendo conto di aver giocato una finale mondiale. Dobbiamo dare più valore a questo e non parlare solo del risultato”.