La ricerca del nuovo 007 continua e per la produttrice Barbara Broccoli è molto più della ricerca di un attore per un ruolo.

Nuovo 007, Barbara Broccoli e le difficoltà del casting: “È un impegno di 10-12 anni”

La ricerca del nuovo 007 va avanti, tra previsioni più o meno attendibili e graduatoria dei presunti ‘favoriti’ che cambia continuamente.
L’addio di Daniel Craig alla fine di No Time to Die sta costringendo la produttrice Barbara Broccoli, che detiene i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio creato da Ian Fleming nel 1953, a profonde riflessioni sul futuro del personaggio e su chi sia l’attore più adatto per interpretarlo nella sua nuova incarnazione sul grande schermo. Come già fatto in passato, la Broccoli torna ora a ribadire che non si tratta del semplice casting per un ruolo, ma di una vera e propria re-interpretazione di un’icona.

“Ci vorranno ancora un paio d’anni prima di iniziare il prossimo film. Inoltre, quando si tratta di James Bond, si deve considerare un impegno di 10-12 anni. Non tutti sono disposti ad accettare una cosa simile e, infatti, fu molto difficile convincere Daniel Craig. Per questo motivo, quando qualcuno mi chiede chi sarà il prossimo Bond, gli rispondo che non si tratta solamente di ingaggiare un attore per un film. È una re-invenzione, in base alla quale vogliamo stabilire dove vogliamo portare il personaggio. Poi, una volta capita la direzione da prendere, dobbiamo capire chi possa essere l’interprete giusto per questa re-invenzione. È un’evoluzione vera e propria. Bond si evolve proprio come si evolvono gli uomini nella nostra società, anche se non so chi si evolva più velocemente”.

Dal no di Idris Elba all’elogio di Daniel Craig

Commentando, poi, le recenti affermazioni di Idris Elba – per molto tempo considerato tra i favoriti come nuovo 007 – con le quali l’attore chiudeva le porte all’eventuale ingaggio per il ruolo, la Broccoli ha dichiarato che lo considera un grande attore e che lo adora, ma che forse non era disposto ad accettare un simile impegno [anche considerando i suoi 50 anni di età. N.d.r.].
Infine, la produttrice è tornata a sottolineare il grande lavoro svolto da Daniel Craig con il personaggio di Bond.

“Daniel Craig voleva fortemente far parte del mondo di 007 e bisogna dire che ha finito col pentirsi di questo suo desiderio [ride, n.d.r.]. Lui ha svelato il lato emotivo di Bond, rendendo il pubblico partecipe della sua vita interiore. Il suo viaggio nei panni del personaggio ha permesso per la prima volta agli spettatori di connettersi al suo spettro emotivo”.

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