La notizia del ritiro di Roger Federer ha “sconvolto” il mondo del tennis e tutti i suoi protagonisti, Carlos Alcaraz compreso. L’attuale numero 1 del ranking ATP, oltre che stella indiscussa del tennis, ha commentato recentemente l’addio di Re Roger lasciandosi ovviamente andare a diversi complimenti.
Nella sua analisi, tuttavia, c’è stato un elemento che ha un po’ sorpreso la stampa e cioè quello riguardante la possibilità di avere Federer come coach in un ipotetico scenario futuro. Parlando proprio di questo aspetto nel corso di una trasmissione televisiva spagnola, Carlos ha dichiarato:
Se Roger si offrisse di allenarmi, direi di no. Juan Carlos è il mio secondo padre e non lo cambierei con nessuno. Di certo mi spiace molto non aver potuto giocare con Federer. Ma un bilancio 0-0 è meglio di 0-1.
Insomma, un rifiuto che però nasconde la grossa ammirazione per lo svizzero ma anche il massimo rispetto per chi l’ha sempre seguito nel suo percorso di crescita.
Carlos Alcaraz oltre Federer: tra mental coach e padel
Non sarà Roger Federer dunque a poter allenare in futuro la stella spagnola, eppure Carlos Alcaraz è sicuramente ben organizzato quando si tratta di allenamenti a 360°. Lo spagnolo ha infatti continuato a descrivere la propria stagione nel corso della stessa intervista sottolineando gli immensi sforzi non solo fisici ma anche mentali e di conseguenza il grande ruolo della sua mental coach:
Non ho avuto il tempo di fermarmi e realizzare quello che ho fatto, ma ci vorranno sicuramente alcuni giorni. Isabel Balaguer, la mia mental coach, mi trasmette buone sensazioni e buone vibrazioni. Sono molto espressivo nel bene e nel male.
Infine, un commento a sorpresa sul padel di cui Carlos si è detto molto appassionato e chissà che in un futuro – molto lontano – non possa diventare un’alternativa al tennis:
Amo questo sport e ogni volta che posso ci gioco. È uno sport molto divertente da praticare e da guardare. Mi piace molto, anche se Juan Carlos mi batte.