Giorno 211 di guerra in Ucraina che segue il discorso di Putin sulla mobilitazione parziale in Russia e sugli effetti devastanti tra economia e fuga verso l’Europa e il Caucaso.

Guerra in Ucraina, Zelensky chiede nuovo sostegno all’Occidente

La guerra in Ucraina giunge a quasi sette mesi di conflitti intensi: l’attenzione è equamente divisa tra il discorso di Putin e l’Assemblea Generale Onu, dove è intervenuto nella tarda serata italiana di mercoledì anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il capo di Kiev ha formalizzato le sue richieste agli alleati, tra cui l’istituzione di un Tribunale in stile Norimberga:

L’Ucraina vuole la pace, il mondo vuole la pace, solo una persona vuole la guerra ed è convinto di portarla avanti. L’Ucraina si auspica la massima punizione per i crimini commessi contro la nostra gente, contro le donne e i bambini, contro il furto della nostra terra. Noi contiamo sul vostro sostegno

Possiamo riportare la nostra bandiera su tutto il territorio ma abbiamo bisogno di tempo, di supporto, di armi, di sistemi di difesa e anche di sostegno finanziario

Volodymyr Zelensky, presidente ucraino

Per la prima volta, inoltre, Zelensky ha aperto alla possibilità di un tetto al prezzo del gas russo come strumento in grado di indebolire Mosca e ridurre le sue entrate finanziarie.

Nella notte scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca

Mentre a New York andava in scena il videomessaggio del leader di Kiev, sul campo si procedeva allo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, grazie al coordinamento degli Affari interni ucraini e alla mediazione del principe saudita Bin Salman e della diplomazia turca.

L’Ucraina ha rimpatriato 215 membri del battaglione Azov, tra cui anche i giornalisti inglesi e americani che erano stati sequestrati mesi fa, mentre la Russia ha ottenuto il rilascio di cinque comandanti e di Viktor Medvedchuk, il traditore della patria di Kiev.

Truss e Biden isolano il Cremlino

Tra le altre notizie figurano il discorso all’Onu del primo ministro britannico Liz Truss e la decisione del segretario Ue Borrell di introdurre nuove sanzioni contro il Cremlino:

La Gran Bretagna continuerà a fornire assistenza all’Ucraina fino a quando non vincerà. In questo momento decisivo del conflitto, prometto che continueremo a sostenere e aumentare la nostra assistenza militare all’Ucraina nella misura necessaria

Liz Truss, primo ministro britannico

Dure le reazioni del Cremlino, espresse in particolar modo da Maria Zakharova, che ha definito “indecente” il discorso di Joe Biden.

Borrell: Faremo il possibile per assicurare giustizia alle vittime del conflitto

“La questione centrale ora è la giustizia. Le forze armate russe stanno terrorizzando la popolazione civile e stanno commettendo crimini indicibili, con omicidi di massa, distruzione, stupri e migrazioni forzate. Tutte le vittime della guerra russa meritano giustizia e riparazione. Abbiamo visto le recenti immagini delle fosse comuni a Izyum che seguono il modello che abbiamo già visto a Bucha e altrove. Quando le truppe russe vengono cacciate scopriamo il vero orrore dell’occupazione. Come ha detto il presidente Zelensky ieri, dove ci sono stati crimini, ci dev’essere giustizia. Altrimenti la pace non sarà possibile. Faremo tutto il necessario (whatever it takes) per assicurare la giustizia

Queste le parole dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera per le Nazioni Unite, Josep Borrell.