L’interessamento di alcuni imprenditori che sognano un posto in Formula 1 con un nuovo team, non è certo un segreto: basti pensare alla proposta dell’ex pilota statunitense Michael Andretti, che vorrebbe volentieri formare la propria squadra ma, a quanto pare i pareri del paddock sono piuttosto scettici al riguardo. Contrariamente, si è dato benvenuto alla Volkswagen, che dal 2026 prenderà parte alle corse di F1 con il marchio Audi, e sta ancora cercando collaborazioni per Porsche, dopo il tentativo naufragato con Red Bull. In questo senso sono importanti le parole del presidente della massima categoria automobilistica, Stefano Domenicali:
“Come sempre, bisogna essere equilibrati. Bisogna valutare tutte le possibilità sul tavolo. Da una parte si possono avere più piloti, ma dobbiamo avere le idee chiare sulla giusta dimensione per il successo di questo sport”.
Nuovi team? Non c’è fretta…
Il dirigente di Imola ha poi sottolineato in un passaggio significativo:
“A questo proposito ci sono da valutare sia la sostenibilità di un nuovo team, che la necessità di non creare troppo affollamento. In termini di priorità, direi che avere nuovi team non è proprio una necessità per la Formula 1. Si tratta di avere una visione per il futuro. Attualmente la F1 è estremamente competitiva, ma è necessario avere basi solide in termini sia finanziari che di competenza. Solo così si può garantire stabilità per il sistema”.
Domenicali non ha però escluso del tutto – nell’intervista a Sky Uk – la possibilità di un undicesimo team:
“Questo è il momento giusto per investire per il futuro, ma serve equilibrio. Non dico che non accadrà, ma serve fare un passo alla volta“.
L’ex numero uno del team ufficiale ha infine così commentato il calendario 2023:
“Siamo entusiasti di annunciare le 24 gare. La F1 ha avuto una richiesta senza precedenti per ospitare gare, ed è importante trovare un corretto equilibrio per il bene del nostro sport. Per noi è una grande notizia aver dato agli appassionati un mix di nuove località come Las Vegas e tappe molto amate in Europa, Asia e America”.