Pasquale Mazzocchi, è questo uno dei nomi più in voga in questo momento. Ma chi è il difensore della Salernitana che, all’età di 27 anni, si è guadagnato la prima chiamata in azzurro dal Ct Mancini?
La storia di Pasquale Mazzocchi
Altro esempio della così detta classe operaia, ossia coloro che hanno fatto tutta la trafila nelle serie minori prima di arrivare in alto, Pasquale Mazzocchi ha esordito in Serie A lo scorso anno con il Venezia. Metà stagione prima del trasferimento alla Salernitana, club dove tutt’ora milita. Ma prima di arrivare a questo traguardo, Pasquale ha costruito la sua carriera nelle serie minori.
Nato a Napoli il 27 luglio del 1995, Mazzocchi è cresciuto calcisticamente nel Benevento, prima di passare, nel 2012, al Verona. La società veneta lo gira in prestito al Bellaria e al Pro Piacenza, prima di cederlo definitivamente al Rimini in Serie D. Qui arriva il primo successo in carriera, con la promozione in Lega Pro nel 2015, rimanendo nel club romagnolo anche l’anno successivo. La difficoltà nel trovare spazio, però, lo riportano nuovamente in Serie D, ma in una società storia, seppur all’epoca appena caduta, come il Parma.
Qui gioca per tre anni, compiendo l’impresa di passare dai dilettanti fino alla Serie B e chiudendo l’esperienza crociata con 64 presenze e 3 gol. Numeri che gli valgono la chiamata, sempre nella serie cadetta, del Perugia. Con la società umbra assapora prima la Serie A, nel 2018/19 dove viene eliminato ai playoff, e poi l’incubo della retrocessione, con una salvezza che arriva solamente ai playout. Mazzocchi, però, è il perno della difesa perugina, tanto che il Venezia, voglioso di fare il salto definitivo nella massima serie, decide di puntare su di lui.
Con i lagunari passa una stagione e mezza, dove ottiene la promozione in Serie A nel 2021, debuttando l’anno successivo sempre con i leoni veneti. Dopo un girone d’andata giocato quasi per intero, la Salernitana, in piena corsa salvezza, lo acquista a titolo definitivo. In Campania trova, probabilmente la sua esperienza migliore, tanto da valergli la tanto desiderata prima convocazione azzurra per i match di Nation League contro Inghilterra e Ungheria.