La Russia minaccia la distruzione dei satelliti Starlink, dell’agenzia spaziale SpaceX di proprietà di Elon Musk. Progettati al solo scopo di comunicazione civile, offrono, infatti, una connessione Internet satellitare su scala globale e stanno tenendo digitalmente unita l’Ucraina a contrasto dell’invasione da parte di Mosca.
La Russia, tramite il capo della delegazione russa all’Ufficio per gli affari del disarmo delle Nazioni Unite, Konstantin Vorontsov, ha dichiarato legittima un’eventuale rappresaglia contro i satelliti Starlink dell’agenzia spaziale SpaceX, di proprietà di Elon Musk.
Anche se non ha parlato apertamente del sistema satellitari artificiali del multimiliardario, il diplomatico russo ha fatto riferimento a infrastrutture “semi civili” entrate nel mirino di Mosca.
Il motivo ancora una volta è da ricercarsi nel conflitto bellico in atto tra lo stato di Mosca e l’Ucraina: Elon Musk infatti, sin dall’inizio dell’offensiva aveva permesso all’Ucraina di ripristinare il collegamento con la rete, sia per scopi civili che per militari, dopo la distruzione delle infrastrutture da parte dalle forze armate russe.
Era stato il ministro del digitale e vicepremier ucraino, Mykhailo Fedorov, a chiedere aiuto con un tweet diretto a Musk, il quale si era mosso all’istante con l’invio dei satelliti tramite finanziamenti privati e governativi. Fedorov, nel Giugno scorso, aveva poi ringraziato il sostegno, affermando che l’Ucraina potesse contare su oltre 11 mila stazioni, indispensabili su tutti i fronti della battaglia quotidiana.
Questa intercessione però non è stata vista per nulla di buon occhio dalla Russia, che già a Maggio, per bocca del capo della sua Agenzia spaziale, Aleksandr Ivanov, aveva accusato Musk di sostenere le forze fasciste in Ucraina con le comunicazioni militari.
Il capodelegazione russo Vorontsov ha infatti così tuonato:
“Vorremmo sottolineare una tendenza estremamente pericolosa che va oltre l’uso innocuo delle tecnologie spaziali ed è emersa durante gli eventi in Ucraina: l’uso da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati di infrastrutture civili nello spazio, comprese quelle commerciali, per scopi militari. Sembra che i nostri colleghi non si rendano conto che tali azioni costituiscono un coinvolgimento indiretto nei conflitti militari”.
Russia, satelliti Musk: cos’è Starlink
Starlink è una compagnia che punta a offrire una connessione a Internet satellitare su scala globale, ma, a differenza delle altre compagnie Internet satellitare già sul mercato, ha la peculiarità di operare su un’orbita più bassa.
Questo le consente di eliminare il problema della latenza, ossia l’intervallo di tempo che intercorre tra il momento nel quale l’utente prova ad accedere a una risorsa e il momento nel quale la risorsa è effettivamente disponibile, ma la obbliga a “coprire” la superficie terrestre con un numero di satellite maggiore.
Per ottimizzare il funzionamento della rete e garantire a tutti i possibili utenti una connessione stabile e veloce, la rete di Starlink prevede 12 mila satelliti della sua costellazione su tre diverse orbite: 1.600 satelliti a 500 km di distanza dalla superficie terrestre; 2.800 satelliti a 1.150 chilometri di distanza dalla superficie terrestre; i restanti 7.500 satelliti a 340 chilometri di distanza dalla superficie terrestre. Il segnale dei satelliti è poi captato grazie a delle semplici antenne paraboliche, successivamente “decodificato” grazie a degli speciali modem.
Con la concessione all’Ucraina da parte di Musk all’utilizzo dei suoi satelliti, Starlink è dunque diventata una parte significativa dell’infrastruttura di comando, controllo e comunicazione di questo paese.
Nonostante l’amministratore delegato di Starlink abbia più volte sottolineato a Mosca che il servizio è prima di tutto un mezzo di comunicazione ed è stato inteso solo per uso pacifico, Musk sembra credere che la Russia voglia distruggere questi satelliti ritenuti parte attiva della guerra.
Non è la prima volta che la Russia minaccia la compagnia di Musk in questo modo. Infatti, a Maggio, il CEO di SpaceX ha denunciato intrusioni informatiche e tentativi sventati di hackerare Starlink. A conferma dell’azione informatica russa, lo stesso Musk ha divulgato la notizia che i funzionari occidentali credevano che la Russia avesse lanciato un attacco contro il provider di banda larga satellitare Viasat a Febbraio, quando le truppe del presidente Vladimir Putin avanzarono in Ucraina.