Primi scossoni sulle Borse europee e internazionali dopo il discorso di Vladimir Putin: gravi le ripercussioni su Mosca, mentre le materie prime tornano a correre. Euro sempre debole sul dollaro. Nella notte italiana prevista inoltre la conferenza stampa della Federal Reserve sul possibile aumento dei tassi d’interesse americani.

Borse europee generalmente prudenti, salgono gas e petrolio

C’è grande attesa per capire come le Borse “leggeranno” le dichiarazioni di Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale dell’esercito russo. L’iniziale atteggiamento di prudenza lascia spazio a un parziale ottimismo, soprattutto per Piazza Affari. Mosca sprofonda e poi riemerge, salgono gas e petrolio.

Partendo proprio dalle Borse, ecco i valori aggiornati alle 12 di oggi: il Ftse Mib di Milano segna +0,88% ed è il migliore d’Europa. Segue il Ftse Index di Londra a +0,7%, molto più caute Madrid (+0,19%), Parigi (+0,21%) e Francoforte (+0,04%). In America Dow Jones e Nasdaq hanno chiuso la sessione di martedì a -1%, molto male l’indice giapponese Nikkei (-1,36%) e negativa pure Shanghai (-0,17%). L’indice Moex di Mosca apre a -9,6% prima di tentare la risalita: a mezzogiorno segna -3,48%.

Crescono le materie prime, soprattutto platino e oro. Per quanto riguarda i più diffusi petrolio e gas il rialzo c’è anche se più contenuto: il WTI americano si scambia a 86 dollari/barile, il Brent britannico a 92,7 in rialzo del 2,4%. Gas in aumento dopo aver chiuso a 182 euro/MWh, ora si attesta a 207 euro/MWh.

Stanotte la decisione Fed sui tassi d’interesse

Panoramica conclusiva sul versante monetario: l’euro torna ad arretrare rispetto al dollaro sotto la parità: 0,9926. Come detto in apertura si aspetta la decisione della Banca Centrale americana, la Federal Reserve, che concluderà nella serata italiana i due giorni di meeting. Gli analisti propendono per un rialzo dei tassi d’interesse dello 0,75%, ma rimane valida l’ipotesi 1%. Spread BTP/Bund a 227 punti base.