Chi era Jeffrey Dahmer. Nato a Milwaukee nel Wisconsin il 21 maggio 1960, Jeffrey Lionel Dahmer era un noto serial killer americano, conosciuto anche come il Cannibale di Milwaukee e ribattezzato anche come il Mostro di Milwaukee.
Ha vissuto un infanzia molto traumatica, dalla separazione dei propri genitori alla violenza sessuale subita all’età di otto anni. E’ sempre stato un ragazzo con scarsa predisposizione alle interazioni sociali a cui preferiva diverse altre attività quali lo studio di carcasse di animali. Ebbe una fase adolescenziale molto difficile, ciò nonostante riuscì anche a diplomarsi pur non avendo avuto mai l’interesse a terminare gli studi.
Dahmer era una persona squilibrata e stravolta e aveva numerosi disturbi sessuali: pur essendo un omosessuale, detestava questa categoria, soprattutto se si trattava di uomini di colore. Fortemente alcoolizzato e facilmente suggestionabile era ossessionato dal dominio e dal controllo, sia mentale che fisico.
Adescava i suoi partner nei bar per omosessuali (utilizzava la scusa degli scatti fotografici dietro compenso di denaro o quella del bere qualcosina insieme) ed era spinto dall’ossessivo impulso di ricercare rapporti sadomaso che, nel caso degli omicidi, finivano con la morte per strangolamento della vittima alla quale veniva somministrata della birra drogata all’insaputa.
Avendo praticato il cannibalismo, conservava come detto i resti delle sue vittime, collezionando le loro ossa e mangiando parti delle carni dei suoi amanti assassinati.
Chi era Jeffrey Dahmer: la scoperta del poliziotto per via di una denuncia
Chi era Jeffrey Dahmer. Il caso Dahmer si svelò in tutta la usa atrocità il 23 luglio del 1991, quando un uomo di nome Tracy Edwards si presentò alla polizia di Milwakee in evidente stato di choc dicendo di essere stato tenuto in ostaggio da un uomo sotto minaccia di un coltello. Quando la polizia, che venne guidata dal ragazzo, arrivò sul luogo indicato, la prima cosa che gli agenti avvertirono fu un fetore insopportabile, tale da levare il fiato, e che faceva chiaramente intendere che vi fosse qualcosa in decomposizione: il coraggioso capitano della polizia Philip Arreola entrò per primo e si trovò di fronte uno spettacolo orripilante: membra divelte tenute in casse di legno, tre teste conservate qua e là, tre in frigorifero e altre tre in cima all’armadio, ossa e teschi umani conservati con cura, casse di acido piene di resti umani, genitali mummificati conservati dentro un cappello mentre nell’armadio venne rinvenuta una mano di uomo. Tra le tante cose vennero fuori anche gli “strumenti di lavoro” di Dahmer: secchi di metallo, seghe, coltelli da macellaio, trapani e quant’altro.
Il processo a Jeffrey
Jeffrey fu incriminato con l’accusa di 15 omicidi e il 30 gennaio 1992 cominciò il processo. Le accuse contro di lui si rivelarono schiaccianti e di fronte a tanta evidenza la difesa strategicamente cercò di farlo passare per incapace di intendere e di volere, dunque si appellarono all’infermità mentale.
Dopo due settimane, però, la corte giudicò Jeffrey Dahmer sano di mente e colpevole di tutti e 15 gli omicidi. Fu, quindi condannato a 15 ergastoli, per un totale di 957 anni di prigione. Successivamente si dichiarò colpevole anche per un altro omicidio l’omicidio e ricevette, così, una condanna aggiuntiva. Scampò alla pena di morte perché in Wisconsin non è prevista.
Jeffrey Dahmer scontò la sua pena al Columbia Correctional Institution di Portage, Wisconsin. Negli anni fu assalito diverse volte, ma l’ultima volta, mentre puliva le docce gli fu fatale: fu picchiato ferocemente. Morì poco dopo mentre lo stavano trasportando in l’ospedale per via di un grave trauma cranico. A provocarglielo fu Christopher Scarver.
Su di lui una serie tv
Oggi 21 settembre sulla piattaforma di streaming Netflix è stata rilasciata una nuova serie tv ispirata a fatti reali di cronaca nera basata sulla storia di Jeffrey Dahmer dal titolo Dahmer: Mostro – La storia di Jeffrey Dahmer creata dagli showrunner Ryan Murphy e Iann Brennan. Nelle 10 puntate della serie tv verrà raccontata la storia vera del famigerato serial killer noto come il Cannibale di Milwaukee o Il mostro di Milwaukee. Dahmer tra il 1978 e il 1991 è stato responsabile della morte di 17 giovani e adolescenti con metodi particolarmente cruenti.