Con l’incombere delle elezioni politiche si intensifica la campagna elettorale mediatica dei principali volti di partito: temi di discussione delle ultime sono scostamento di bilancio e un duello a distanza tra Calenda e la Lega di Salvini.

Elezioni, Lega insiste sullo scostamento

Mentre Calenda lancia sui social la sfida elettorale alla Lega, Matteo Salvini insiste sul possibile scostamento di bilancio (del valore di 30 miliardi) per affrontare il caro energia dilagante: lo conferma negli ultimi appuntamenti pre-elezioni:

In una situazione straordinaria, servono misure straordinarie. Non possiamo, purtroppo, governare la speculazione sui mercati, ma possiamo e dobbiamo garantire un futuro a famiglie e imprese. Anche perché senza un’immissione consistente di liquidità l’economia reale si fermerà: allora sì che dovremo temere per davvero speculatori e avventurieri

Putin? Tutti hanno avuto un qualche tipo di rapporto con lui negli ultimi anni. Poi però quando scoppia una guerra passo solo io dalla parte del torto. L’invasione in Ucraina cambia ogni tipo di valutazione, compresa la mia, tuttavia credo che il vero problema geopolitico dei prossimi 50 anni sarà la Cina

Matteo Salvini, leader della Lega

Silvio Berlusconi si allea invece con Giorgia Meloni, convinto che le risorse disponibili siano sufficienti:

Metteremo tutte le risorse necessarie contro il caro-bollette e credo sia possibile farlo con ciò di cui disponiamo. Non permetteremo a nessun costo e in nessun caso che gli aumenti dell’energia appesantiscano le bollette pagate da imprese e famiglie con conseguenze molto molto gravi. Se dovessimo ricorrere allo scostamento sarà una misura intrapresa di comune accordo con l’Ue

Silvio Berlusconi, leader Fi

Calenda scredita Meloni: “Proposta di governo poco credibile”

Esaurito l’affaire Richetti, Carlo Calenda alza l’asticella elettorale a pochi giorni dalle urne e punta a fare meglio della Lega: negli ultimi sondaggi pubblicati (prima del 10 settembre) la distanza era più o meno del 5%.

Prenderemo più voti della Lega, Salvini ha credibilità solo grazie a personaggi come Zaia e Fedriga. Inoltre, gli elettori “coscienti” del Carroccio e quelli di Forza Italia hanno capito che Giorgia Meloni non offre una prospettiva di governo allettante, lo dimostrano le sue ultime uscite pubbliche. Vorrei prendere un voto che sia ampiamente sopra la doppia cifra: Dodici, tredici, quattordici per cento per indicare un range numerico. Non raggiungere questo traguardo sarebbe certamente un insuccesso

Carlo Calenda, segretario di Azione