Alassio, nuovo incendio: tornano nuovamente a bruciare i boschi alle spalle di Alassio. Le fiamme sono divampate questa notte, intorno alle 4.30, in zona Solva e si sono rapidamente propagate in direzione Santa Croce e zona Cavia.
ll rogo si è di fatto esteso a macchia di leopardo, pertanto brucia in più punti diversi tanto da spingere alcuni abitanti a lasciare autonomamente le proprie abitazioni per precauzione.
Si tratta del terzo incendio in 4 giorni nella stessa area, dopo quello di sabato tra Laigueglia e Alassio e di lunedì proprio sopra la Città del Muretto. Un particolare, insieme al ritrovamento di alcuni inneschi annunciato dal sindaco Marco Melgrati, che rende sempre più credibile l’ipotesi che ci si trovi davanti a roghi dolosi, magari opera di un piromane.
Alassio Nuovo incendio: La cronaca di questa mattina
Prima delle 8:00 di questa mattina, Il fronte di fuoco era molto esteso e la densa coltre di fumo generata era visibile anche da grande distanza. Alassio era completamente avvolta dal fumo e dal forte odore dell’incendio. Molte sono state le chiamate al numero 112. Sul posto sono c’erano numerose squadre di vigili del fuoco, supportate dai volontari Aib.
In seguito all’accaduto, si è verificato un malore, che ha colpito un uomo di 76 anni: è stato soccorso da un’ambulanza della croce bianca di Andora e trasportato immediatamente all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per gli accertamenti del caso.
Appena passate le 8:00 sul posto sono arrivati i primi mezzi aerei: un canadair e un elicottero, sono dunque iniziati i primi lanci do bombe d’acqua.
I vigili del fuoco hanno nel frattempo allestendo l’Ucl (unità di comando) al Belvedere di Solva. Sul posto erano presenti, il sindaco Marco Melgrati, il vice Angelo Galtieri, l’assessore alla protezione civile Franca Giannotta e il direttore di Sca Massimo Parodi. Ai mezzi aerei si è poi aggiunto un secondo elicottero. Le operazioni vengono comunque continuamente monitorate dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Liguria.
C’è da registrare che le fiamme hanno coinvolto una casa e distrutto una baracca.
Alle 10:30 circa l’incendio era già sotto controllo dei vigili del fuoco, ma non spento: pompieri e volontari di dono messi al lavoro per domare i focolai ancora attivi, e i mezzi aerei continuavano incessantemente a scaricare acqua, come stanno facendo tutt’ora. Secondo le prime stime sarebbero almeno 20 gli ettari di bosco bruciati.
Le parole del sindaco
La rivelazione del sindaco Melgrati: “Abbiamo trovato inneschi. Chiederò una ‘taglia’ sul piromane”…
...“Questa situazione è grave. Il problema è che non riusciamo mai a individuare questi pazzi che hanno questa ‘sindrome di Nerone’. Bisognerebbe fare come nei paesi islamici: una volta che si trova uno di questi tagliargli la mano. Purtroppo la nostra legge non ce lo permette. Però, se fosse possibile, parlerò con i sindaci per mettere una ‘taglia’ o comunque un incentivo per chi scopre o segnala eventuali pazzi che appiccano gli incendi. Perché non è possibile: prima Albenga, poi Laigueglia, ora due volte Alassio. E poi soprattutto aspettano che ci sia un po’ di vento per dare fuoco… è vergognoso”.
Fortunatamente nella zona interessata dall’incendio la maggior parte delle ville e abitazioni risultano essere seconde case, ma anche questa volta il pericolo di danni o peggio vittime è stato alto: “Una casa è stata toccata dall’incendio, una baracca è bruciata e molte case sono state minacciate dalle fiamme. Per fortuna l’intervento del Canadair ha scongiurato il peggio. Ne sta arrivando anche un secondo da Roma. Siamo qui che, come sempre, aspettiamo che l’aereo risolva la situazione“.
L’appello del sindaco: “La necessità di avere un Canadair fisso a Villanova è sempre più pressante, cercheremo di fare tutte le pressioni possibili per averlo. Qualcuno si dimentica che a Villanova esiste un aeroporto… anche se è privato un Canadair può stazionare lì senza problemi, come ai tempi in cui era ministro Claudio Scajola”.
L’aiuto dei cittadini
Nel frattempo sopperiscono i residenti: c’è chi ha dato la possibilità a l’elicottero, di prelevato l’acqua da una piscina privata presente in zona. A fronte di questa situazione di emergenza e il conseguente aiuto dei civili, il Comune ha fatto sapere che per tutte le utenze che in questi giorni hanno avuto picchi di utilizzo dell’acqua, sarà fatto un raffronto con le bollette dello stesso periodo dello scorso anno: il surplus, utilizzato quindi per aiutare a domare l’incendio, non verrà conteggiato.